Marino Vigliotti, Country Manager di CoreTech UK illustra e spiega le scelte alla base dell’apertura della filiale di CoreTech nel Regno Unito e delle attività internazionali dell’Azienda.
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Nuove strategie per nuovi mercati: Regno Unito (UK)
Espandere la propria attività in mercati diversi dall’Italia, per quanto esistano tratti comuni e affinità che consentono di utilizzare strumenti e procedure simili, non è mai facile né immediato. Occorre sviluppare rapporti, conoscenze e, soprattutto, una strategia che permetta di ottenere successo attraverso un posizionamento accurato. Il primo step consiste, naturalmente, nel rivolgersi a manager comprovati, in grado di presidiare e di aprire opportunamente il mercato di riferimento, sia per le competenze, sia per la creatività e le capacità relazionali. Manager come Marino Vigliotti, scelto da CoreTech per sviluppare il mercato UK (Regno Unito), in qualità di Country Manager.
“Innanzitutto, una piccola premessa prima di parlare dei nostri rispettivi mercati, a partire da UK “, esordisce Marino Vigliotti. “Per CoreTech, l’espansione all’estero è una scelta strategica, con ricadute anche sul mercato Italiano. Infatti, diversi partner hanno reagito con soddisfazione alle notizie delle iniziative estere, dicendo che ora sono più sicuri della scelta di lavorare con noi, anche perché si tratta di una prova che l’azienda è in crescita”.
Oggi i mercati in cui CoreTech ha deciso di investire nell’immediato sono quattro: UK, Spagna, Sudamerica e Austria.
Le attività di CoreTech per UK
“Nel Regno Unito CoreTech è partita nel 2021, anno in cui sono entrato in azienda”, continua Marino Vigliotti. “I nostri primi tre anni sono serviti per far conoscere CoreTech nell’ambito del mercato degli MSP (Managed Service Provider) UK, grazie a CompTIA (Computing Technology Industry Association)”.
CoreTech ha così cominciato a conquistare diversi partner locali, processo che è continuato fino al momento di svolta del corrente anno 2024, quando “GFI Software, azienda ben nota e riconosciuta nel settore, ha deciso di affidare a CoreTech la distribuzione nel Regno Unito”.
Grazie a questo accordo, CoreTech ha aumentato rapidamente il numero di partner di canale, arrivando alle attuali circa 160 aziende. Il risultato positivo non è arrivato inatteso, in quanto GFI Software e CoreTech stavano già lavorando con successo in Italia.
“Una cosa fondamentale di CoreTech è che, a differenza di altri attori del mercato ICT (Information & Communication Technology), noi rendiamo disponibili sul nostro sito i principali numeri del nostro business, a partire dal numero di partner, il numero di impiegati, di eventi erogati, il fatturato, l’EBITDA e via dicendo. Il tutto in totale trasparenza”, prosegue il manager.
L’attività di CoreTech in un mercato estero, soprattutto se impegnativo come il Regno Unito, deve essere sempre confortata da informazioni che ne confermino il successo. In altri termini, come spiega ancora Marino Vigliotti: “Si deve sempre dimostrare con i numeri la validità delle operazioni locali”.
Ma quali sono gli obiettivi concreti per il Regno Unito?
“Sono principalmente tre: il primo è consolidare il fatturato sviluppato finora, soprattutto con GFI; il secondo, coinvolgere più vendor, per incrementare il risultato di CoreTech dal punto di vista della distribuzione”. E il terzo? “Per il terzo, parliamo di Cloud: vogliamo iniziare a sviluppare un buon fatturato sul Cloud con i partner che già operano con noi in distribuzione”.
Tutto questo con un orizzonte temporale di medio-lungo termine, che traguarda il 2026.
“In CoreTech viene data molta importanza alla creatività”, conclude Marino Vigliotti. “È questa la chiave che utilizziamo per garantire il successo della nostra partecipazione agli eventi, come quelli internazionali cui abbiamo partecipato quest’anno: MSP Global a Barcellona (Spagna) e CompTIA, qui a Londra”.