Gli attacchi informatici si fanno sempre più evoluti e violenti e, per questo motivo, le aziende hanno bisogno di soluzioni all’avanguardia che garantiscano resilienza e recovery, soddisfacendo al contempo le ultime normative europee in tema cybersecurity.
Cohesity, player specializzato nella sicurezza e nella gestione dei dati basata sull’intelligenza artificiale, ha rilasciato nei giorni scorsi la nuova versione 7.2 della piattaforma Cohesity Data Cloud che apporta una serie di miglioramenti in termini di velocità, sicurezza, scalabilità e semplicità per aiutare le aziende a migliorare le capacità di reazione ad attacchi informatici sull’intero patrimonio di dati.
Cohesity Data Cloud: la nuova release è ora disponibile, come software autogestito e SaaS
Poiché numero e gravità delle violazioni in Europa continuano ad aumentare, le aziende devono soddisfare requisiti normativi più severi, come DORA e NIS2 varati dalla UE per stimolare una maggiore resilienza informatica. La nuova versione di Cohesity Data Cloud è stata potenziata da molteplici funzionalità per consentire alle imprese di gestire al meglio questo equilibrio e rispettare i nuovi vincoli su tutti i dati, indipendentemente da dove si trovino e nonostante le minacce siano imprevedibili.
Le innovazioni più importanti della nuova versione, disponibile come software autogestito e SaaS, includono una migliore sicurezza grazie al supporto OAuth 2.0, un controllo e un ripristino più potente dei workload Kubernetes e una maggiore flessibilità ed efficienza durante l’implementazione nelle tre principali piattaforme cloud: Amazon Web Services, Azure e Google.
Framework OAuth 2.0 per autorizzazioni più solide e una sicurezza maggiore
La piattaforma Cohesity Data Cloud ha adottato da tempo i principi “secure by design” e in questa direzione ha migliorato la sicurezza della sua piattaforma con il framework di autorizzazione OAuth 2.0 nelle API del cluster. Per gli utenti che automatizzano i flussi di lavoro con le API Cluster, questo offre tre vantaggi principali:
- Maggiore sicurezza: riduce il rischio di furto di credenziali utilizzando token di accesso invece di condividere le password
- Integrazione scalabile: semplifica la connessione sicura degli script di automazione senza compromettere i dati dell’utente
- Miglioramento del controllo della sessione: consente agli amministratori e ai team di sicurezza di concedere e revocare a livello centrale le autorizzazioni di accesso ai dati dal proprio provider di identità, migliorando la fiducia e la conformità
Grazie ad Auth 2.0 con OpenID Connect l’accesso alle API REST di Cohesity è autenticato senza password. Mentre se le organizzazioni utilizzano un sistema di gestione delle identità esterno come ADFS, possono utilizzare le funzionalità di configurazione Single Sign-On (SSO) e aggiungere gruppi di utenti SSO ai propri cluster Cohesity. Centralizzando i controlli di accesso e la gestione delle autorizzazioni, le aziende possono aumentare la confidenza e garantire la conformità a tutti i livelli.
Maggiore controllo per il backup e il ripristino negli ambienti Kubernetes in Cohesity Data Cloud 7.2
Cohesity Data Cloud 7.2 include ulteriori funzionalità efficaci per le implementazioni Kubernetes, offrendo ai clienti maggiore efficienza e controllo sui workload di backup e ripristino. Nel dettaglio prevede:
- Supporto VLAN dedicato per Kubernetes: le imprese possono ora configurare VLAN separate per una gestione efficiente del traffico dati e creare reti dedicate per instradare il traffico di backup e ripristino senza problemi all’interno del cluster Kubernetes. La funzionalità migliora le prestazioni e aiuta a rispettare gli accordi sul livello di servizio (SLA) per le distribuzioni Kubernetes;
- Backup e ripristino granulare a livello PVC per una maggiore personalizzazione: gli amministratori di Kubernetes possono attivare/disattivare l’inclusione di Persistent Volume Claims (PVC) all’interno dei namespace durante i processi di backup e ripristino. In sintesi, la funzionalità permette di selezionare dinamicamente i PVC per il backup, migliorando l’efficacia della strategia di protezione dei dati.
Un giusto bilanciamento fra praticità, controllo e costi
Per le organizzazioni che passano al cloud per ottenere maggiore flessibilità, accessibilità e scalabilità, Cohesity Cloud Edition offre una soluzione solida per proteggere e gestire i dati nel cloud pubblico, oltre che a garantire un maggiore controllo sull’implementazione affidando la gestione dell’infrastruttura sottostante ai provider di servizi cloud. La nuova versione di Cohesity Cloud Edition – disponibile sulle tre principali piattaforme cloud: Amazon Web Services, Azure e Google – si integra perfettamente con il control plane, in modo che le organizzazioni possano amministrare centralmente tutti i cluster Cohesity, indipendentemente da dove vengono eseguiti.
Con quest’ultima versione, i clienti possono ottenere un costo totale di proprietà (TCO) inferiore e prestazioni migliori offrendo configurazioni multiple, fino a 200 TByte per nodo, che semplificano le operazioni e riducono i costi di storage complessivi. Rispetto alle versioni precedenti dell’edizione cloud, la nuova versione può aiutare le organizzazioni a realizzare un throughput di acquisizione superiore al 100%, a richiedere fino al 50% in meno di nodi per cluster e a ridurre i costi fino al 66% per terabyte.
Dichiarazioni
“Le aziende devono prestare maggiore attenzione alla resilienza informatica per rispondere alla qualità crescente degli attacchi e alle nuove normative europee. Infatti, è molto probabile che un pirata informatico riesca a infiltrarsi in una rete e quindi oggi è quanto mai importante contenere il danno dell’attacco per avere un impatto minimo sul business“, spiega Mark Molyneux, CTO EMEA di Cohesity. “Cohesity Data Cloud 7.2 protegge i dati più importanti delle aziende con un ulteriore livello di sicurezza e recovery. Ciò permette loro di rispondere in modo razionale ed efficiente all’attacco e ripristinare in modo affidabile servizi e dati. Questa è la vera resilienza informatica”.