Una piattaforma per il networking e il confronto dove la digitalizzazione l’ha fatta da padrone: si è conclusa con successo l’edizione 2016 del CeBIT di Hannover, che anche quest’anno si è confermato essere uno dei più importanti appuntamenti del settore.
Il salone ha proposto più di 500 esempi concreti di digitalizzazione e di IoT e con il tema conduttore “d!conomy: join – create – succeed”, il CeBIT ha interpellato le persone alle quali toccano le decisioni che sono alla base della trasformazione digitale, sollecitandole a farsi parte attiva nel processo in corso. Questo spiega perché si è registrato un consistente aumento nella presenza di responsabili dei settori vendite e marketing e del settore finanziario, bancario e assicurativo.
Per la prima volta nella sua storia, il salone ha aperto i lavori, il lunedì, con una Conferenza dell’Unione Europea sull’Agenda Digitale. Nel suo saluto, il Commissario UE Günther H. Oettinger ha tratteggiato la prospettiva di un mercato digitale unico e di una legislazione europea in materia, sottolineando che le frontiere nazionali non hanno senso nel contesto della digitalizzazione. Oettinger ha insistito su questo aspetto anche nel discorso fatto in occasione della nuova Serata di Benvenuto tenutasi nel quartiere fieristico, alla quale hanno preso parte oltre 2.000 ospiti del mondo dell’economia e della politica. Il martedì è stato al CeBIT, per il suo tradizionale tour del salone, il Cancelliere federale Angela Merkel, che ha potuto valutare in prima persona le soluzioni e le opportunità offerte dalla digitalizzazione e ha sottolineato la necessità di un’evoluzione ancora più veloce. “Il tempo è fondamentale”, ha affermato Angela Merkel, aggiungendo che è necessario affrettare il collegamento tra l’offerta attuale e Internet per poter trarre vantaggio dall’immenso potenziale di maggiore efficienza che si prospetta.
Gli espositori hanno riferito che i visitatori presentatisi ai loro stand hanno dimostrato quest’anno maggiore interesse negli ultimissimi prodotti. Molti dei colloqui avuti con decision maker di un elevato numero di industrie e segmenti commerciali vertevano sulle opportunità create dalla digitalizzazione nel loro particolare ambito operativo. Gli argomenti più trattati sono stati Internet delle Cose, cloud, analisi, security e pianificazione delle risorse per il processo della trasformazione digitale.
Si è riscontrato molto interesse anche nel futuro dell’interfaccia uomo-macchina, mentre un argomento di discussione controversa, sia nell’ambito del salone sia sui social network, è stato il tema del “bio-hacking”.
Con la partecipazione di circa 3.300 aziende di 70 Paesi, il CeBIT 2016 ha mantenuto i dati di presenza delle scorse edizioni. Lo stesso si può dire per l’affluenza dei visitatori. Esattamente come nel 2015, un visitatore su quattro era di provenienza estera, anche se è aumentato il numero degli stand presso i quali gli operatori in visita si sono trattenuti in colloqui d’affari. I dati rivelano che in media ogni visitatore si è fermato presso 32 aziende, contro le 26 dello scorso anno. I visitatori internazionali avevano un budget di spesa più elevato da assegnare alle applicazioni digitali, con una media di circa 220.000 euro pro capite.