Dopo che anche la NATO si prepara ad affrontare una cyber guerra e dopo che il tema diventa sempre più d’attualità il Regno Unito ha deciso di correre ai ripari ristrutturando l’apparato delle Forze Armate per rispondere alle nuove esigenze imposte da una società sempre più digitale.
Un incremento nei fondi per i droni e una maggiore mobilitazione dello Special Air Services (Sas), il principale corpo speciale dell’esercito britannico: sono queste le due linee guida su cui si muoverà la ristrutturazione imposta da Cameron, che vuole rafforzare il Paese nella dura lotta contro l’Isis.
Il primo ministro britannico sembrerebbe essere infatti convinto che l’esercito sia troppo concentrato sulle tecniche di combattimento convenzionali, da qui la decisione di potenziare la sua azione verso modalità di guerra più moderna, ormai diventata una realtà innegabile. La spesa per i droni senza piloti ed aerei spia verrà aumentata, come anche gli stanziamenti per il Servizio Aereo Speciale. L’obiettivo? Sconfiggere il nemico jihadista con le sue stesse modalità di “guerra asimettrica”.
Secondo fonti riportate da vari media britannici, i droni potrebbero essere usati anche nel contrasto al traffico di migranti attraverso il Mediterraneo.