Sembra essere l’anno giusto per la wearable tech. Quello che pare uno dei principali trend dell’anno impatterà di certo sull’It, ma in che modo?
Innanzitutto occorre precisare che parrucche, occhiali e bracciali smart necessitano di essere accoppiati ad un dispositivo ‘originale’. Non sostituiscono, dunque, cellulari o computer, ma si vanno ad aggiungere a essi, ampliando quindi il ventaglio di dispositivi potenzialmente connessi al network aziendale. Byod all’ennesima potenza: questo il risultato. Sta dunque alle aziende attrezzarsi per reagire e reggere il peso del Bring your own device nel senso più esteso del termine: policy, sicurezza, network management e monitoraggio.
Con questa premessa, ed esplorando l’impatto del Byod sui network aziendali, Ipswitch allerta le imprese, formulando delle linee guida per il 2014. In primo luogo, un maggiore e più complesso flusso di dati nei vari network potrebbe impattare, negativamente, sulle prestazioni; occorrerà dunque trovare delle contromisure per non soccombere a questa situazione. Oltretutto, abbracciare in azienda la tecnologia wearable dovrà coincidere necessariamente con l’introduzione di policy che specifichino i termini di utilizzo dei dispositivi, circoscrivendo chi, e in quale situazione, sarà autorizzato a connettersi al network aziendale. L’ultimo punto, chiaramente non per importanza, riguarda la security. Si stima che per ciascun impiegato al momento vi siano almeno tre dispositivi connessi al network, che in pochi anni potrebbero arrivare ad una decina o più. Per tutta risposta le aziende dovranno tutelarsi, maggiorando e ridefinendo le difese per proteggere l’accesso e gli endpoint, con la consapevolezza che un numero maggiore di dispositivi in rete potrebbe far sorgere nuove vulnerabilità nel network.