Barracuda Networks, fornitore di soluzioni di sicurezza cloud enabled, registra sempre maggiori riscontri positivi su CloudGen WAN, un servizio SD-WAN sicuro creato in modo nativo su Microsoft Azure. Sin dall’introduzione di Barracuda CloudGen WAN in luglio, sono molti i partner e clienti che hanno accolto con entusiasmo la semplicità di implementazione e gestione della soluzione, oltre al suo valore complessivo.
Ampliamento dell’offerta e funzionalità
In base ai feedback dei primi clienti che hanno adottato il servizio, Barracuda ha introdotto anche due nuovi device CloudGen WAN dedicati agli endpoint industriali, CloudGen WAN T93 e CloudGen WAN T193 con connettività su fibra, estendendo la connettività e la sicurezza di CloudGen WAN alle sedi industriali. Questi nuovi dispositivi sono già disponibili.
Inoltre, Barracuda CloudGen WAN includerà funzionalità di accesso remoto personale cloud-delivered, allo scopo di superare i limiti delle VPN tradizionali eliminando il modello del trust implicito impiegato dalle comuni soluzioni point-to-site, semplificando la gestione e mitigando i rischi informatici correlati all’aumento della mobilità della forza lavoro delle aziende.
Con la nuova funzionalità di accesso remoto personale di Barracuda, gli utenti remoti potranno connettersi direttamente ai gateway di CloudGen WAN eseguiti negli Hub WAN virtuali di Microsoft Azure. Gli utenti possono autenticarsi attraverso il servizio Active Directory di Microsoft Azure, usando un’autenticazione multifattoriale. Vengono quindi automaticamente applicate le policy da utente ad applicazione di CloudGen WAN, sostituendo il trust implicito delle soluzioni VPN tradizionali. Ogni utente può accedere solo alle relative applicazioni autorizzate e il servizio CloudGen WAN applica queste regole a livello globale su tutti i gateway e le sedi.
Questa funzionalità di Barracuda garantisce che solo gli utenti autorizzati possano accedere ad applicazioni specifiche in base alle policy di sicurezza dell’organizzazione di appartenenza. L’accesso è autorizzato secondo il principio del minimo privilegio “need-to-know” e controllato attraverso policy granulari. Viene creato un perimetro definito da software in cui solo gli utenti autorizzati possono accedere a specifiche applicazioni invece che all’intera rete. Il risultato è una riduzione del rischio a cui sono esposte le reti, le applicazioni e – in ultima analisi – le aziende.
Secondo Gartner, “Un eccesso di fiducia implicita nella rete crea eccessivi rischi latenti che possono portare a violazioni. L’accesso alla rete (anche per operazioni semplici come un “ping” o il diritto di vedere un server o un’applicazione) non è un diritto di fatto, ma deve essere assegnato in base all’utente, al dispositivo e al contesto.”
“L’aggiunta dell’accesso remoto personale a CloudGen WAN è un altro componente chiave della nostra offerta Secure Access Service Edge (SASE) sempre più affidabile”, ha commentato Tim Jefferson, SVP Data, Network & Application Security, Engineering di Barracuda. “Siamo felici di raccogliere l’entusiasmo e l’interesse da parte dei clienti e dei partner che guardano a questa soluzione per rispondere alle loro esigenze in termini di sicurezza e SD-WAN.”
In un post sull’esecuzione di applicazioni virtuali SD-WAN create nativamente in Azure Virtual WAN, Yousef Khalidi, Corporate Vice President di Azure Networking in Microsoft, ha scritto: “Barracuda è il primo partner nell’ambito Virtual WAN ad apportare il vantaggio di questa profonda integrazione, permettendo ai clienti di sfruttare i servizi SD-WAN (Software-Defined Wide Area Network) per migliorare le performance approfittando al tempo stesso degli investimenti e delle competenze esistenti.”
Barracuda CloudGen WAN è disponibile a livello generale dal luglio 2020, mentre la nuova funzionalità di accesso remoto personale cloud-delivered sarà introdotta nei prossimi mesi