Avaya, azienda specialista nel settore della comunicazione in tempo reale per le aziende pubbliche e private, all’evento “Experience Avaya” tenutosi a Roma, ha delineato lo stato attuale della trasformazione digitale della PA e delle imprese italiane alla luce delle nuove tecnologie tra cui le Blockchain, il Cloud e l’Intelligenza Artificiale, in grado di abilitare nuovi modelli di collaborazione come lo Smart Working.
Avaya ha aperto l’evento presentando ai clienti le attività e le strategie nel nuovo anno fiscale, iniziato per la multinazionale americana ad ottobre 2017. “Avaya in Italia continua a confermare la propria leadership,” ha dichiarato Massimo Palermo, Country Manager di Avaya Italia. “Abbiamo acquisito circa 50 nuovi clienti in Italia e venduto oltre 1500 sistemi, anche grazie all’evoluzione digitale intrapresa da alcuni clienti già attivi. Il 2018 si sta rivelando un anno entusiasmante, e per questo dobbiamo ringraziare i clienti e i partner che ci hanno sostenuto e ci sostengono e che, insieme alla squadra Avaya, rappresentano i principali asset dell’azienda”.
Andrea Ragazzi, Amministratore Delegato Avaya Italia e VP South Europe, ha concluso la presentazione ampliando il panorama oltre l’Italia: “Siamo un’azienda globale che presenta un’EBITDA del 25% su un fatturato di oltre 3 miliardi e stiamo continuando a crescere in controtendenza con il settore. Infatti, grazie al taglio del debito operato nel 2017 abbiamo sbloccato 350 milioni di dollari l’anno da investire in ricerca e sviluppo, e crescita, anche attraverso acquisizioni. L’Italia si conferma per Avaya un Paese strategico, anche grazie all’eccellenza rappresentata dal nostro centro di ricerca di Ancona, che dal centro-Italia produce tecnologia implementata in tutto il mondo”.
A seguire, in un’analisi del mercato ICT italiano che ha rilevato che l’evoluzione digitale degli italiani è in accelerazione: solo il 12% dei cittadini non dispone di un dispositivo connesso e nel 2017 tutti i principali indici di utilizzo delle tecnologie digitali hanno registrato un’importante crescita rispetto al 2016. All’interno della Pubblica Amministrazione la digitalizzazione sta invece procedendo meno velocemente, con circa il 53% dei comuni che non offrono ancora servizi digitali ai cittadini.
Uno dei trend che sta ridefinendo l’operatività delle imprese e della PA è stato individuato nello Smart Working, presentato da Avaya e dal MIP-Politecnico di Milano con l’intervento di Fiorella Crespi , come un fenomeno che va oltre la tecnologia e che riguarda la creazione di una cultura aziendale basata sulla misurazione dei risultati, sulla responsabilizzazione del dipendete e sulla trasformazione degli spazi di lavoro. Secondo questa definizione i più recenti dati dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico presentati all’evento mostrano che in Italia il 36% delle grandi aziende ha sviluppato progetti strutturati di implementazione del lavoro agile, con un 35% che sta invece pianificandone l’utilizzo in futuro, mentre solo il 7% dichiara di non conoscere il fenomeno. Tra chi sta implementando lo Smart Working, il 47% delle imprese ha previsto che esso comprenda sia il lavoro da remoto che il ripensamento degli spazi, un altro 47% si è focalizzato solo sul lavoro da remoto, mentre il 6% si è concentrato solo sulla rivisitazione degli spazi.
All’interno della Pubblica Amministrazione l’implementazione dello Smart Working procede più lentamente, con solo il 17% degli intervistati nella PA che lo ha introdotto o ne ha già programmato l’introduzione, ma il 48% degli intervistati si dichiara aperto ad una probabile introduzione in futuro.
Avaya è da sempre a fianco della PA per l’evoluzione digitale e ha condiviso sul palco la propria esperienza in Italia e nel mondo nell’implementazione delle tecnologie che abilitano lo Smart working. In particolare l’azienda ha presentando la soluzione Equinox, che ottimizza la comunicazione tra i dipendenti, lo scambio di documenti e l’accesso alle risorse IT dell’azienda indipendentemente da dove si trovi il lavoratore e dal dispositivo da cui decide di connettersi. L’azienda ha anche presentato in anteprima il nuovo prodotto CU360, un dispositivo compatto all-in-one per videoconferenze basato sul sistema operativo Android e compatibile con tutti i servizi cloud.
Per Rosella Lanuti, Direzione Generale per il personale e gli affari generali – Gestione delle risorse strumentali, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’implementazione dello Smart Working, attivata dal proprio dipartimento su base volontaria e in accordo con i sindacati, ha richiesto investimenti tecnologici insieme ad un cambio di mentalità all’interno dell’organizzazione, focalizzando quindi la trasformazione dei processi su un rapporto di fiducia rinnovato tra dipendente e management, che ha incrementato la produttività del lavoratore. Riguardo alla tecnologia, è invece fondamentale per la PA che i nuovi investimenti si possano integrare e valorizzino le soluzioni già presenti all’interno dell’organizzazione. La scelta è ricaduta sulle soluzioni Avaya per la loro capacità di integrarsi e accogliere tecnologie già presenti e per il prezzo competitivo della loro offerta.
Oltre agli interventi della pubblica amministrazione, Avaya ha raccolto sul palco la testimonianza di Farhad Sabzevari, IT & Processes Director di Verti, precedentemente nota come Direct Line, azienda leader del settore assicurativo che ha fatto della tecnologia Avaya il centro del proprio modello di business per le interazioni con i clienti, oltre a coinvolgere in un panel, insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Andrea Stillitano, ICT Manager, Europcar Italia spa e Luca Giglio, Responsabile Ingegneria dei Sistemi di Optima S.p.A., che hanno riportato le sfide e i successi della loro innovazione in ambito Unified Communication e Customer Experience.