Red Hat ha annunciato la disponibilità di Ansible 2.0, una nuova release del framework open source di automatizzazione It che integra nuove funzionalità di automazione e nuove interazioni con diversi servizi e provider, allargando il supporto delle installazioni Cloud pubbliche, private e ibride, ed estendendo al contempo la presenza di Ansible all’interno degli ambienti e della gestione delle reti Microsoft Windows.
Ansible è progettato per consentire a sviluppatori e operatori di imparare rapidamente il software e installarlo, dando loro la possibilità di abbattere le barriere tra i team It grazie all’automatizzazione delle loro attività di routine. Ansible 2.0 semplifica l’utilizzo di Ansible grazie ai seguenti aggiornamenti:
• I task block consentono di sviluppare playbook e task con maggiore semplicità e inoltre danno la possibilità di integrare la gestione delle eccezioni e il recupero;
• Un playbook parser più evoluto consente di identificare gli errori con maggiore chiarezza e suggerisce i correttivi;
• Nuove modalità di esecuzione danno modo agli utenti di accrescere la velocità delle installazioni su molteplici macchine;
• Una maggiore flessibilità dei task facilita il riutilizzo dei contenuti di automazione in diversi ambienti e contesti;
• L’inserimento delle informazioni relative ai playbook in servizi quali chat, e-mail e aggregatori di log può essere configurato con facilità grazie ai nuovi plugin integrati.
“Siamo convinti che i nostri utenti debbano potersi concentrare sul proprio business e non sull’imparare a utilizzare strumenti complessi – commenta Tim Cramer, direttore Ansible Engineering di Red Hat –. Ansible 2.0 fa propria questa visione dando maggiore flessibilità nel linguaggio Ansible Playbook, mantenendo la semplicità d’uso che consente agli sviluppatori di operare più rapidamente”.
Con oltre 2.000 contributi ai repository su GitHub e più di 200 contributi per la sola release 2.0, Ansible ha a disposizione una comunità globale di sviluppatori e utenti provenienti da diversi ambienti e con diversi casi d’uso. La loro partecipazione e i loro feedback consentono ad Ansible di rispondere alle esigenze di quasi tutte le organizzazioni It.
La modularità del codice base di Ansible, unite alla facilità con cui è possible contribuire, consente ad Ansible di gestire l’attuale infrastruttura ma anche di adattarsi rapidamente alle nuove esigenze dell’IT e di integrare le nuove tecnologie create dalla community. Ansible 2.0 comprende quasi 200 nuovi moduli nel Cloud pubblico, privato e ibrido, che tengono conto di container, networking e Windows e consentono agli utenti di rendere automatiche un numero sempre maggiore di operazioni.