Trend Micro ha creato un white paper, realizzato in collaborazione con l’Europol e nato sotto il patrocinio della Icspa (International Cyber Security Protection Alliance), che racchiude tutti i dati e le considerazioni fatte emergere da quello che è stato denominato il “Progetto 2020”. “Progetto 2020: scenari cyber criminali dal futuro” offre un’ipotesi sul panorama futuro del cyber crimine, per permettere ai governi, alle aziende e ai cittadini di prepararsi per le sfide e le opportunità del prossimo decennio.
Il progetto 2020 è articolato in una vasta gamma di attività, che hanno compreso l’analisi dei report sulle minacce attuali, elaborazioni dei trend tecnologici correnti e svariate esercitazioni di scenari probabili. Il risultato finale è la descrizione di un possibile futuro, dove l’impatto di un grande attacco cyber criminale viene valutato da diverse prospettive: quella di un utente internet ordinario, delle aziende e del governo. L’intero progetto è stato condotto e vagliato da numerosi e autorevoli membri della Icspa e dell’Europol. I dati sono stati completati anche da due workshop esterni che hanno coinvolto importanti stakeholder.
2020…la serie
Basandosi sul progetto di ricerca, Trend Micro ha inoltre prodotto “2020 – la serie”, una webserie di nove episodi che rappresenta e sviluppa in video le considerazioni e lo scenario emerso dal Progetto 2020.
La serie è disponibile sul mini- sito e su youtube. Per la trama clicca qui.
“Ciò che risulta chiaro da questo progetto è che bisogna focalizzarsi maggiormente sulla protezione delle vite digitali delle persone comuni, che spesso si articolano in diversi profili, ognuno con il suo punto debole – ha dichiarato Gastone Nencini, Country Manager Trend Micro Italia –. Dobbiamo imparare a mettere in sicurezza l’internet delle cose a livello di rete, di pari passo con la sua crescita, per cercare di scoraggiare da subito eventuali progetti cyber criminali. Ma in ogni caso è bene ricordarsi che l’aspetto fondamentale è proteggere gli utenti, piuttosto che i dispositivi in sé, nonostante la crescita di quest’ultimi sia irrefrenabile”.