L’ammiraglio Michael Rogers, il capo della National Security Academy statunitense, è stato ricevuto da un comitato parlamentare per discutere su possibili future minacce informatiche destinate contro gli USA. Rogers non è tuttavia stato molto preciso: ha affermato che la Cina e qualche altro Paese, di cui non ha fatto il nome, potrebbero riuscire a violare le infrastrutture critiche americane. L’ammiraglio pare inoltre sicuro che almeno un attacco grave contro gli Stati Uniti si verificherà, e che il Paese avrà bisogno della NSA per difendersi.
Gli avvertimenti di Rogers lasciano intendere che non sia sicuro dell’organizzazione che potrebbe sferrare gli attacchi: potrebbe trattarsi di uno Stato o di un gruppo di hacker indipendenti. Un’ipotesi suggerisce che, in realtà, l’ammiraglio miri a ottenere una nuova proroga al Patrioct Act, che conferisce all’NSA poteri per di sorveglianza senza preoccuparsi troppo di richiedere autorizzazioni. Si tratterebbe della terza proroga, dopo quelle ottenute nel 2005 e nel 2011.