Citrix cambia sede e rinnova la strategia aziendale. In occasione della conferenza tenutasi nei nuovi uffici milanesi di via Largo Augusto, l’impresa ha reso noti i propri piani evolutivi. In particolare, Massimiliano Ferrini, Country Manager di Citrix Italia, ha indicato il Mobile Workstyle quale obiettivo da perseguire. Le tendenze relative al posto d’impiego, tra cui la consumerizzazione dell’It e la crescente adozione di politiche Bring Your Own Device (Byod), continuano a favorire l’adozione di questa migrazione del lavoro verso luoghi, tempi e risorse ottimali. “Questa – sottolinea Ferrini – è la vera rivoluzione, ed il cloud ne è solo una conseguenza”.
Non esiste più, dunque, una netta separazione tra orario lavorativo e tempo libero; questo grazie alla raggiungibilità portata da device mobili sempre più tecnologicamente completi e all’avanguardia. “Anywhere, any device, any people”, il motto originario di Citrix, ha trovato dunque la sua realizzazione negli ultimi anni. Ora è tempo di rivolgere lo sguardo al futuro per l’azienda, con un nuovo ideale da perseguire: “Work is not a place. Simpler is better. Any-ness wins”.
Ciò non toglie il bisogno di rinnovare le sedi aziendali; la “migrazione” di quella milanese verso la zona centrale della città si colloca in un’ottica di agevolazione del cliente, con cinque sale meeting e servizi di web conferencing. Su una superficie che si estende su circa mille metri quadrati sono presenti, inoltre, sale per training, 40 postazioni “flessibili” ed un data center con cinque rack.
Questo testimonia l’impegno di Citrix sul territorio italiano, e non solo; oggigiorno l’azienda conta circa 250 mila clienti nel mondo, e le proprie tecnologie sono utilizzate nell’80% dei public cloud. Cifre in continua ascesa, come gli Eps (Earnings per share) dell’organizzazione quotata in borsa, che segnalano un trend in costante crescita da 15 anni, e che in chiusura dell’anno corrente raggiungeranno la soglia dei tre miliardi di dollari.
Gli investimenti degli ultimi anni sono stati importanti, soprattutto per quanto concerne le acquisizioni (39 dal 2004), che hanno fatto registrare una spesa pari a 2,6 miliardi di dollari. Tra esse spicca il nome di XenSource, avvenuta nel 2007, e che ha portato la leadership a Citrix per quanto riguarda la virtualizzazione.
I campi d’azione dell’azienda comprendono: Social Collaboration, Data Sharing, Mobile Platforms (la soluzione XenMobile leader di mercato, al cospetto dei molti players di questo settore), Desktop Virtualization (forte la competizione con VMWare), Cloud Platforms e Cloud Networking, settore che ha registrato la maggiore crescita negli ultimi due anni. L’insieme di essi, con le relative soluzioni messe a disposizione dell’utenza, il prossimo anno produrranno un fatturato superiore del 20% rispetto a quello attuale, del quale una grossa fetta, circa il 55%, è da associare alla virtualizzazione Mobile & Desktop, con la restante parte da suddividere in un 24% imputabile al Network & Cloud e in un 21% a Collaboration & Data.
Stesse proporzioni valgono se ci si focalizza sul mercato italiano. Emerge però una nota dolente: a detta di Ferrini, il nostro Paese è in ritardo di due anni rispetto al resto d’Europa in termini di virtualizzazione applicativa.
In occasione della presentazione dei nuovi uffici, Citrix lancia la sua linea di pensiero: “Work is not a place”