L’Intelligenza Artificiale è sicuramente uno strumento utile quanto potente. Utilizzarlo nel modo giusto è la chiave per non incorrere a gravi pericoli che possano mettere in discussione la sicurezza informatica delle aziende. E, proprio per promuovere un uso sicuro delle tecnologie AI, Kaspersky ha firmato l’AI Pact, un’iniziativa della Commissione Europea che mira a preparare le aziende all’implementazione dell’AI Act, il primo quadro normativo completo sull’Intelligenza Artificiale (AI) a livello mondiale approvato dall’Unione Europea (UE). Con questa firma, Kaspersky afferma ulteriormente il proprio impegno a favorire un utilizzo responsabile e sicuro delle tecnologie AI, consapevole dell’importanza di questo approccio nel campo della cybersecurity.
L’impegno di Kaspersky nell’AI Pact
L’AI Act si propone di favorire un’AI sicura in Europa e oltre, garantendo che le tecnologie siano conformi a principi etici e di sicurezza, e affrontando i rischi associati. Approvata nel 2024, la legge entrerà pienamente in vigore a metà del 2026. L’AI Pact, inoltre, intende supportare le aziende nella transizione verso la nuova normativa, invitandole a lavorare proattivamente per implementare le disposizioni principali dell’AI Act.
Con la firma dell’AI Pact, Kaspersky ha assunto tre impegni chiave relativi all’uso della tecnologia AI, in particolare:
- Adottare una strategia di governance dell’AI per favorire l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in azienda e contribuire alla futura conformità all’AI Act;
- Mappare i sistemi di AI forniti o utilizzati in ambiti considerati ad alto rischio secondo l’AI Act;
- Promuovere la consapevolezza e l’alfabetizzazione sull’AI tra il personale e coloro che, a vario titolo, operano con i sistemi AI, tenendo conto delle loro conoscenze tecniche, dell’esperienza, della formazione e del contesto di utilizzo.
Oltre a questi impegni principali verso l’AI Pact, Kaspersky ha annunciato di voler effettuare la valutazione dei rischi prevedibili relativi ai diritti delle persone che potrebbero essere compromesse dall’uso dei sistemi di intelligenza artificiale, di garantire che gli utenti siano informati quando interagiscono direttamente con un sistema AI e di sensibilizzare i dipendenti sull’impiego di tali tecnologie in azienda.
Kaspersky: da 20 anni leader della cybersecurity
Kaspersky vanta una lunga esperienza nell’impiego delle tecnologie IA per la protezione informatica. Da quasi 20 anni, l’azienda utilizza l’automazione basata sull’AI per migliorare la sicurezza e la privacy dei propri clienti e per rilevare una vasta gamma di minacce informatiche. Con l’aumento dell’uso dei sistemi AI, Kaspersky si impegna a condividere le competenze acquisite attraverso il proprio AI Technology Research Center per garantire che le aziende siano preparate ad affrontare i rischi derivanti dall’adozione di questi sistemi.
Per supportare i professionisti nell’implementazione dei sistemi di Intelligenza Artificiale (IA) e fornire raccomandazioni specifiche su come adottarli in sicurezza, gli esperti di Kaspersky hanno sviluppato le “Guidelines for Secure Development and Deployment of AI Systems”, presentate durante l’Internet Governance Forum 2024 delle Nazioni Unite. Oltre agli aspetti legati alla sicurezza, Kaspersky sottolinea l’importanza di un uso etico delle tecnologie AI e ha formulato principi specifici per l’uso correttp dei sistemi AI nel settore della cybersecurity, invitando altri fornitori di sicurezza IT a unirsi e adottare tali principi.
Dichiarazioni
“Con la rapida diffusione delle tecnologie di intelligenza artificiale, è fondamentale che l’innovazione sia accompagnata da una gestione adeguata dei rischi”, ha commentato Eugene Kaspersky, fondatore e CEO di Kaspersky. “Da anni ci impegniamo per l’alfabetizzazione sull’AI e per la condivisione delle conoscenze riguardanti i rischi e le minacce connessi a queste tecnologie. Siamo felici di aderire all’AI Pact e unirci alle aziende che operano per permettere alle aziende di trarre vantaggio dalle tecnologie AI in modo sicuro e responsabile. Lavoreremo per promuovere ulteriormente pratiche etiche e trasparenti e contribuiremo a creare fiducia in questa tecnologia”.