Durante IDC Mobiz si è parlato di come grazie all’utilizzo di strumenti che ampliano i poteri dei lavoratori e di sensori che monitorano l’ambiente oggi le aziende abbiano a disposizione un’enorme mole di dati che se correttamente analizzati e impiegati possono far loro sviluppare un vantaggio competitivo importante sulla concorrenza.
Questi dati mettono infatti a disposizione delle aziende tutta una serie di informazioni che permettono di offrire al consumatore un servizio più puntuale e personalizzato. Una customer experience basata sulle singole istanze di ciascuno, disegnata a seconda delle abitudini, delle esigenze e dei desiderata di ogni consumatore.
Un esempio interessante in questo senso arriva dal Gruppo Costa Edutainment, una realtà importante che in Italia si occupa della gestione di centri che uniscono l’intrattenimento con l’educazione: l’Acquario di Genova ed il Parco Oltre Mare solo per citare i due esempi più famosi. Una società che gestisce 12 strutture a sfondo culturale, didattico e ricreativo, con un fatturato di circa 63 milioni nel 2017 e a cui fanno capo circa 500 dipendenti.
L’ICT Corporate Advisor dell’Acquario di Genova, Filippo Costa, ha spiegato come oggi raccogliere, analizzare e impiegare questi dati a supporto delle decisioni di business sia fondamentale. Le fonti dei dati sono eterogenee: dalle biglietterie, al web e ai social, dalle spese del visitatore oltre al biglietto d’ingresso, ai dati relativi a tempi di permanenza, luoghi di interesse e così via, oltre che dati relativi ad esempio al meteo o ai tour operator.
“E’ fondamentale oggi cogliere tutte queste informazioni per dare un servizio migliore al visitatore – spiega Costa -. La nostra mission è quella di anticipare i bisogni del cliente ed essere il più proattivi possibile”.
Dal dato quindi si genera una conoscenza che va a supporto delle scelte strategiche di business. Due in particolare i progetti avviati dal Gruppo Costa Edutainment con al centro dati, IoT e Mobile.
Il primo progetto è relativo ai sistemi di pompaggio, di filtrazione delle acque e di controllo continuo della loro qualità: le informazioni raccolte nel tempo consentono di fare modifiche tempestive all’impianto. Proprio sulla base di queste analisi l’Acquario di Genova, che prima prendeva l’acqua marina con cui riempie le vasche tramite un sistema che attingeva alle acque dopo Portofino, ha deciso di implementare un nuovo sistema per prelevare l’acqua direttamente nel circondario mediante un sistema di tubazioni che confluiscono in mare aperto: un investimento da un milione e mezzo di euro con un ritorno sull’investimento stimato in 3 anni.
Il secondo progetto è relativo al pubblico perché scoprire cosa vuole sapere prima, durante e dopo la visita, così come si muove nelle strutture è importantissimo. L’Acquario di Genova ha stipulato un accordo con un operatore di telefonia mobile per coprire le strutture con la sua rete e raccogliere informazioni sui clienti con la possibilità di rilevare in maniera precisa la presenza e i flussi della popolazione ed i profili identificati sulla base dei comportamenti reali per studiare delle campagne di marketing più mirate.