Nuovi sviluppi sul fronte ‘spionaggio’. Protagonista, manco a dirlo, la National Security Agency americana. Secondo il settimanale tedesco Der Spiegel, l’Office of Tailored Access Operations (Tao) dell’Nsa avrebbe integrato backdoor e altri spyware in dispositivi elettronici acquistati online dai consumatori, intercettandone la spedizione.“Se una persona, un ente o un’azienda bersaglio ordinano un nuovo prodotto o relativi accessori, per esempio, il Tao è in grado di deviarne la consegna ai propri laboratori segreti”, scrive Der Spiegel sulla base di documenti top secret finiti in mani tedesche.
Insomma, anche in chiusura, il 2013 si conferma l’anno delle ‘spy story‘.
Computer, hard disk, router e altri dispositivi di aziende come Cisco, Dell, Western Digital, Seagate, Maxtor, Samsung e Huawei avrebbero dunque subito l’installazione di malware o componenti hardware, consentendo all’Agenzia americana di monitorare i dispositivi. Contro tali spyware, i sistemi di sicurezza, quali ad esempio gli antivirus, risultano impotenti, come d’altronde formattazioni o installazioni di nuovi sistemi operativi.
Un portavoce di Cisco ha dichiarato: “Al momento, non sappiamo di eventuali vulnerabilità di nuovi prodotti, e continueremo a perseguire tutte le vie per determinare se dobbiamo affrontare eventuali nuovi problemi. Se veniamo a conoscenza di un problema di sicurezza in uno qualsiasi dei nostri prodotti, provvederemo immediatamente a risolverlo. Come abbiamo detto prima, e comunicato al Der Spiegel, non lavoriamo con qualsiasi governo per indebolire i nostri prodotti, né per realizzare la cosiddetta ‘backdoor’ nei nostri prodotti”.
Ferma la risposta dell’Nsa, che attraverso un comunicato ha spiegato: “L’Office of Tailored Access Operations è un patrimonio nazionale unico che è in prima linea per consentire alla Nsa di difendere la nazione e i suoi alleati. Non discuteremo accuse specifiche riguardanti l’operato del Tao”.
Per gli aggiornamenti su questa interminabile vicenda di spionaggio si dovrà attendere il prossimo anno. O forse no? Con la frequenza con cui sono emerse alla luce le vicende riguardanti l’Nsa negli ultimi mesi, mai dire mai.