La National Security Agency statunitense, l’organizzazione per la sicurezza nazionale che opera tramite strumenti informatici, madre di “Echelon”, il programma che tutto vede e tutto sente reso noto grazie a Edward Snowden, è stata vittima di un attacco informatico.
Il gruppo di hacker protagonista dell’azione è ribattezzato Shadow Brokers. La loro colpa? Quella di aver rubato e messo all’asta in rete una serie di strumenti volti alla messa in atto di sofisticati attacchi inforrmatici. Strumenti che hanno annunciato di aver rubato a Equation Group, un’entità in grado di condurre cyber attacchi molto avanzati considerata una branca dell’NSA.
Per provare la bontà del furto, gli Shadow Brokers hanno messo online alcuni file di prova con l’obiettivo di “mettere all’asta i migliori file a chi offre di più”. La vendita dei file è stata promossa su Twitter, Tumble, Pastebine e Github e gli hacker hanno promesso che se l’asta supererà il milione di bitcoin (circa 560 milioni di euro) i file verranno resi pubblici.
Per il momento, per far capire che non stanno scherzando, i pirati informatici hanno rilasciato alcuni file, che tra le altre cose includono degli exploit progettati per bucare i firewall prodotti da aziende come Cisco, Fortinet, Juniper e Topsec.
Secondo Edward Snowden dietro a tutto ciò si nasconderebbe la Russia, che avrebbe utilizzato il meccanismo dell’asta solo come mezzo pubblicitario per mostrare al mondo che i file rubati si trovano in mano loro. Il reale obiettivo sarebbe quello di lanciare un avvertimento agli Stati Uniti che vogliono imporre al Paese di Putin sanzioni per il furto delle email e dei dati all’interno dei server del Democratic National Commitee, il comitato che guida il partito democratico Usa.