A seguito di un’espansione del proprio business a livello internazionale e all’avvio di nuove opportunità sul mercato oltreoceano, Ala Spa ha scelto di migliorare il proprio sistema di comunicazione. Per poter contare su una piattaforma centralizzata e flessibile, l’azienda si è quindi affidata a Samrtnet, azienda partenopea che sviluppa la sua attività di consulenza nello sviluppo di piattaforme tecnologiche a supporto del business. Smartnet ha, quindi, presentato ad Ala un progetto basato su soluzioni Cisco.
Il progetto ha preso il nome di AlaV4, in cui le quattro V di Vpn, VoIP, Virtualization & Video hanno giocato un ruolo fondamentale e hanno permesso ad Ala di ottenere un’uniformità di gestione e di approccio alla tecnologia grazie alla quale oggi, da un solo apparato è possibile accedere e gestire tutte le risorse aziendali. L’infrastruttura esistente di Ala è stata quindi migrata al sistema di collaborazione integrata su IP Cisco Unified Communications Manager a partire dalla sede di Napoli, per poi estenderne le funzionalità alla rete delle filiali italiane. Questo ha consentito al management e ai collaboratori in trasferta sul territorio di essere reperibili ovunque e di accedere alle risorse di collaborazione aziendali indipendentemente dal dispositivo utilizzato.
L’implementazione di Cisco Jabber, il client collaborativo multipiattaforma, ha permesso, poi, di condurre indifferentemente, sessioni di instant messaging, fare telefonate, comunicare in video ad alta definizione anche con le sale, gestire la presenza, accedere alla voicemail con interfaccia visiva e condividere il proprio destkop. Chiude il cerchio Cisco WebEx in modalità cloud, il sistema che consente la conduzione di meeting virtuali strutturati e la condivisione di contenuti da remoto senza l’impiego di hardware dedicato, con la partecipazione di persone interne o esterne all’azienda. In seguito, l’azienda ha esteso l’intero progetto alle società statunitensi recentemente acquisite, inserendole in un unico contesto collaborativo a livello internazionale e integrandole nel sistema Cisco gestito centralmente. L’utilizzo della stessa rete dati, è stato possibile azzerare i costi di comunicazione tra le sedi italiane e quelle americane: il ‘centralino’ è, infatti, unico per tutta l’azienda.
I vantaggi sono stati ottenuti a diversi livelli, a partire dai costi di comunicazione tra le sedi del gruppo. La possibilità di controllare i sistemi da remoto ha quindi abbattuto i costi legati alle trasferte e ai viaggi intersede, mantenendo inalterata la frequenza dei contatti tra il personale che può continuare a collaborare da remoto. Inoltre, a supporto della nuova mole di traffico voce, dati e video, è stato ottimizzato il Data Center ubicato a Napoli nell’ottica della virtualizzazione, scegliendo una soluzione in grado di semplificare e rendere più dinamica qualunque operazione di cambiamento di assetto, svincolando le operazioni dall’hardware e dalle postazioni stesse di lavoro. L’architettura ora adottata consente la gestione, da qualsiasi punto della rete aziendale e in tempo reale, di qualsiasi esigenza operativa: dalla semplice creazione di un nuovo desktop per un utente indipendentemente dalla sua ubicazione geografica all’installazione di una applicazione.
Per il Data Center è stata infine scelta una soluzione di storage NetApp che, grazie alla sua storage efficiency senza confronti, sfrutta al meglio le possibilità offerte dalla virtualizzazione cloud di Vmware e dalle soluzioni di networking di Cisco. “Aver scelto la virtualizzazione ci consente di centralizzare tutte le operazioni semplificando la gestione dell’infrastruttura e permettendoci di risparmiare tempo e risorse nelle attività di configurazione di client e server”, ha dichiarato Pino Anastasio, Responsabile Sistemi Informativi di Ala. “L’evoluzione che il nostro Data Center ha raggiunto ci ha messo in grado di aumentare i servizi che possiamo fornire ai nostri clienti senza elevare la complessità di gestione della piattaforma. Il vero vantaggio di Cisco è che è una piattaforma estremamente flessibile. Il livello di interoperabilità con ogni ambiente applicativo ci porta a pretendere sempre di più dal sistema e di conseguenza a voler intraprendere nuovi investimenti”.