Convinta che la trasformazione digitale non sia più una scelta facoltativa per le aziende intenzionate a restare competitive e rilevanti sullo scenario mondiale nei prossimi cinque anni, Dimension Data ha messo a punto una serie di principi guida per una trasformazione digitale di successo.
Attenta a posizionarsi quale partner competente e indipendente in grado di valorizzare il business dei propri clienti e abilitarli all’offerta di nuovi servizi, Dimension Data suggerisce, in primo luogo di “trovare la propria Stella Polare”.
Partite da una visione precisa
Come sintetizzato da Jason Goodall, Group Chief Executive Officer di Dimension Data: «Partendo dal presupposto che la logica che la trasformazione è necessaria e non esiste un piano B, cominciate con il non considerare la digital transformation come un progetto IT».
Come suggerito dal manager, infatti, non è possibile pensare che questo processo abbia degli effetti solo su una parte del business, tanto che uno dei primi step consiste proprio nell’identificare la propria visione guida, con l’obiettivo ultimo di una trasformazione nell’azienda che si desidera diventare.
Questa visione nasce dal CEO, viene accolta dall’intero dipartimento degli executive e condivisa con tutti i membri di un’organizzazione. Una condivisione capace di coinvolgere ed entusiasmare, che parta dalla piena consapevolezza che la nuova strategia porterà maggior valore, consentirà di soddisfare meglio i clienti e offrirà un ambiente di lavoro ottimale.
Assegnate le priorità a tutte le iniziative di digitalizzazione
Il fatto di identificare una visione precisa serve, quindi, ad assegnare le rispettive priorità in virtù dei diversi dipartimenti aziendali che devono essere trasformati e digitalizzati. Un elemento importante nell’assegnare le priorità è il focus nei confronti di tutte quelle iniziative di business che generano un ritorno degli investimenti nel breve-medio termine, quale valida giustificazione dei piani di investimento nei confronti del board e degli azionisti.
Create un piano dettagliato e ben ponderato
Trasformare il proprio business tradizionale non è semplice ma il ritmo dei cambiamenti attuali implica una capacità operatività durante la trasformazione stessa. Non è pensabile interrompere le attività aziendali per dedicarsi alla trasformazione.
Da qui il suggerimento di Goodall di creare un piano dettagliato e ben ponderato assicurandosi anche di possedere le competenze adeguate, così da focalizzare incessantemente l’attenzione sull’esecuzione della strategia.
Cambiate mentalità
Perché una trasformazione possa considerarsi di successo, ognuno all’interno dell’organizzazione deve trasformarsi personalmente, inclusa la dirigenza. Questo comporta un cambio di mentalità e di approccio nei confronti dei clienti, della propria azienda e del mercato, perché il pericolo più grosso deriva dall’errata convinzione di poter continuare a operare come in passato e aver successo in futuro.
Riconoscete i vostri limiti per superarli
Inoltre, bisogna sapere riconoscere i propri limiti in termini di competenze atte ad affrontare questa trasformazione. Il mondo digitale è caratterizzato da nuove tecnologie che potrebbero non essere così familiari e per le quali diventa necessario cambiare o estendere le proprie competenze.
Ma la trasformazione avviene solo se anche i dipendenti si trasformano e, di conseguenza, bisogna accompagnare le proprie persone durante questo percorso: seguire un cambiamento nel processo di gestione, formazione e comunicazione con i propri dipendenti. Questo perché non si tratta semplicemente di implementare uno strumento, ma di una trasformazione che coinvolge i processi di base, la struttura e i comportamenti e di una continua e costante consapevolezza delle motivazioni che spingono l’azienda verso una specifica direzione.
Non scordate il fattore umano
È importante anche che ciascuno all’interno dell’organizzazione senta di avere un ruolo determinante e in grado di fare la differenza per la trasformazione in atto.