Nel 1989 il film “Ritorno al futuro II” aveva predetto che nell’anno 2015 sarebbero stati all’ordine del giorno skateboard fluttuanti, macchine volanti e scarpe autoallaccianti. Tutto questo si è tradotto solo in qualche prototipo. Nello stesso anno dell’uscita del film al Cern ha invece debuttato un’innovazione destinata a cambiare per sempre il modo di vivere, di comunicare e di lavorare: il World Wide Web.
Le priorità dei manager in un mondo interconnesso
Internet ha senza dubbio rivoluzionato il modo di fare business. Il mondo è diventato sempre più interconnesso e digitalizzato. Questi cambiamenti guidati dalle tecnologie hanno portato tra le priorità dell’agenda dei manager l’innovazione dei processi e delle modalità lavorative. È passato oltre un quarto di secolo dalla nascita del Web e oggi le aziende devono riuscire a comprendere e a valorizzare l’universo digitale.
Le persone, le aziende e l’intera società si muovono in un contesto di evoluzione digitale. Da un recente studio commissionato da Ricoh Europe è emerso che la maggior parte dei dirigenti aziendali (71%) è certa che la propria azienda, entro i prossimi cinque anni, avrà raggiungo la maturità digitale. I dirigenti sono convinti che la digitalizzazione possa migliorare il decision-making e aumentare la crescita aziendale.
Attenzione a non dare le tecnologie per scontate
Rimangono però alcuni ostacoli da superare dovuti ad esempio al fatto che, dal momento che le tecnologie fanno parte della nostra quotidianità, si tende a darle per scontate e a non sfruttarne a pieno il potenziale. La fatturazione elettronica oppure l’e-procurement non sono considerati concetti particolarmente rivoluzionari eppure potrebbero davvero fare la differenza per l’efficienza del business e giocare un ruolo importante nella competitività dell’Europa.
Si pensi ad esempio alla riduzione dei costi. Una ricerca sponsorizzata da Ricoh mostra che i costi per il trattamento di una fattura passiva cartacea equivalgono a 17,60 euro, mentre per una fattura elettronica il costo è di 6,70 euro. Per l’emissione di una fattura cartacea occorrono invece 11,10 euro, un costo che si riduce a 4,70 euro se il processo viene gestito digitalmente. Se implementata nel procurement pubblico di tutta l’Unione Europea, la fatturazione elettronica consentirebbe di risparmiare 2,3 miliardi di euro all’anno. Non è quindi un caso che la crescita guidata dall’economia digitale sia una delle priorità della Commissione Europea nell’ambito della strategia Europa 2020. La Commissione sta lavorando per creare le condizioni per un ambiente digitale e per favorire rapida crescita, innovazione e progresso sociale. La digitalizzazione può contribuire al raggiungimento di questi obiettivi e alla crescita di molti settori, come quello Sanitario, Finanziario, Pubblico e dell’Istruzione.
Preparare gli iWorkers
La digitalizzazione risulta essere particolarmente importante nel Settore dell’Istruzione. La maggior parte degli studenti sono nativi digitali e si aspettano che le università e gli istituti scolastici dispongano di tecnologie avanzate. Da una ricerca condotta dall’Economist Intelligence Unit (EIU) e sponsorizzata da Ricoh è emerso che un quarto dei dirigenti del Settore dell’Istruzione è convinto che le nuove tecnologie, come ad esempio la Realtà Aumentata, ricoprono un ruolo importante nell’ambito dell’insegnamento migliorando le prestazioni del settore e l’esperienza degli studenti.
Il posto di lavoro del futuro ha bisogno di iWorkers vale a dire knowledge worker che hanno accesso 24/7 a tutte le informazioni utili a soddisfare le necessità dell’azienda e dei suoi clienti. Spetta al settore dell’Istruzione preparare i business leader di domani. Si spiega perché, rispetto ad altri settori, quello dell’Istruzione è il più preparato a entrare nell’era digitale ed è ottimista riguardo ai benefici che ne potrebbero derivare. L’importanza della maturità digitale in questo settore è probabilmente collegata all’opportunità di attrarre nuovi studenti grazie ad aule tecnologicamente avanzate, dotate ad esempio di lavagne interattive, e alla possibilità di accedere a contenuti formativi online. Le aule dotate di strumenti avanzati, l’insegnamento da remoto e il ricorso sempre più diffuso ai corsi online (MOOC) dimostrano che il futuro dell’istruzione è digitale.