Le aziende continuano a migrare i propri sistemi verso il cloud e, in parallelo, è importante che prendano in considerazione un ulteriore fattore che può consentire benefici aggiuntivi: il SaaS.
Quando i professionisti IT parlano del cloud solitamente si riferiscono all’avvenuto trasferimento dei loro sistemi aziendali su una piattaforma di cloud pubblico (come Microsoft Azure, Amazon AWS o Google CCP), utilizzata per sfruttare un’infrastruttura all’avanguardia, tipicamente detta “Infrastruttura come Servizio” (IaaS). Passare a un fornitore di cloud pubblico consente all’azienda di ridurre la dimensione del proprio datacenter sfruttando così le ultime tecnologie e beneficiando di una maggiore sicurezza.
Dotarsi di una soluzione SaaS estende il concetto di fornitura di un’infrastruttura come servizio per includere tutto quello che è necessario per implementare e gestire un prodotto software per il cliente, a partire dal software, hardware e le attività di deployment quotidiane. Il fornitore di una soluzione SaaS non solo collabora con i cloud provider come parte di un abbonamento, ma utilizza anche la sua esperienza per offrire un ambiente ottimizzato e chiavi in mano ai propri utenti.
Perché SaaS?
Il concetto di “as a service” non è nuovo e si può trovare in diverse occasioni della vita quotidiana. Ad esempio, oggi i proprietari di un’abitazione non hanno bisogno di cercare l’acqua, scavare un pozzo e andare a prenderla. Più semplicemente pagano per utilizzare l’acqua e aprono il rubinetto per fruirne. L’approccio diretto di andare alla ricerca dell’acqua avrebbe potuto funzionare centinaia di anni fa, mentre adesso le aspettative di quanta acqua quotidianamente utilizza la gente, quale sia la sua qualità e il numero di persone che la utilizza sono cambiati, rendendo il vecchio paradigma esistente non più gestibile.
Le aziende hanno tradizionalmente realizzato grandi datacenter e impiegato team di professionisti per fornire sistemi alla propria organizzazione. All’inizio, erano presenti buone ragioni per utilizzare questo approccio incentrato sull’azienda, come le preoccupazioni sulla sicurezza dell’IP (proprietà intellettuale) e la garanzia di ottenere buone prestazioni per la base utenti. Però, come avvenuto per l’acqua, la complessità della gestione del crescente numero di applicazioni e utenti è notevolmente cresciuta. In breve tempo, infatti, un numero sempre più grande di utenti, provenienti da ogni parte del mondo, accede a questi sistemi aggiungendo ulteriori preoccupazioni per la sicurezza. Maggiori volumi di dati e l’interconnettività di più sistemi che condividono dati hanno aggiunto pressione sui datacenter per fornire livelli di servizio più alti.
I sistemi SaaS avvantaggiano il manifatturiero
A causa della crescente complessità del software aziendale, come ad esempio l’utilizzo di soluzioni per la gestione del ciclo di vita del prodotto (PLM) che devono supportare una gamma in aumento di casi d’uso complessi per il settore produttivo, la connessione tra applicazioni specifiche e infrastrutture diventa più critica. Il volume di dati richiesto per soddisfare simulazioni complesse o collegare applicazioni in tempo reale e realizzare un efficace digital thread richiede oggi un livello di competenza difficile e costoso da trovare. È qui che il SaaS riceve il ruolo di abilitatore critico. Tramite l’esternalizzazione delle funzioni del datacenter ai fornitori SaaS, le risorse specializzate sono disponibili per ottimizzare specifiche soluzioni software e ridurre il rischio di guasti al sistema.
All’interno di un ecosistema produttivo, la creazione dei digital twin è un eccellente esempio di strategia digitale che introduce elevati livelli di complessità negli ambienti PLM. Il digital twin (o replica virtuale di un prodotto fisico) è una delle tendenze più in crescita oggi. Realizzando i digital twin, le organizzazioni possono spostare molte attività relative allo sviluppo del prodotto nel mondo virtuale e diminuire il time-to-market. Design di sistema migliorato, maggiore accuratezza dei test attraverso simulazioni e una migliore gestione delle informazioni nel tempo dipendono da quanto sia efficace il sistema PLM che guida il processo. Per ottenere i digital twin, il ruolo del PLM si è ampliato fino a divenire la spina dorsale digitale delle informazioni utilizzate per i processi interfunzionali. Il volume di dati, insieme alla complessità dei sistemi connessi coinvolti nel processo di creazione dei digital twin, richiede una forte connessione tra software e infrastruttura. Per fornire il livello adeguato di supporto in modo da garantire il successo di questo tipo di iniziative, sono necessarie le offerte SaaS per il PLM che utilizzano professionisti tecnici altamente qualificati e una solida infrastruttura.
Gli avvertimenti di cui tener conto
Quando le aziende considerano il SaaS devono essere consapevoli che molte offerte possono essere restrittive. Alcune particolari offerte SaaS possono non consentire la logica del business specifica di un’azienda, costringendo le organizzazioni a utilizzare funzionalità out-of-the-box e adattarsi a nuovi processi di business. Senza dimenticare, inoltre, le preoccupazioni relative all’approccio sistematico agli aggiornamenti. Questo fattore può andare bene per alcune organizzazioni ma le aziende regolamentate non hanno la possibilità di avere un controllo efficace su quando i cambiamenti di sistema sono forzati nel loro ambiente, aprendosi così a problemi di conformità. Tutte queste preoccupazioni sono spesso risolte grazie a soluzioni SaaS più potenti che includono una piattaforma low-code per ottenere la flessibilità necessaria. Senza questa funzionalità fornire personalizzazioni per i requisiti specifici dell’azienda può risultare complesso.