Gartner ha attestato il valore crescente di Oracle Cloud Infrastructure.
È, infatti, di pochi giorni fa la pubblicazione di una serie di Gartner Solution Scorecard dedicati all’offerta infrastrutturale, di piattaforma e di funzionalità critiche per le infrastrutture cloud.
I tre report in questione – 2021 Gartner Solution Scorecards for Integrated infrastructure-as-a-service (IaaS) and platform-as-a-service (PaaS), 2021 Critical Capabilities for Cloud Infrastructure and Platform Services (CIPS) e il 2021 Gartner Magic Quadrant for CIPS analizzano i principali fornitori di soluzioni infrastrutturali in cloud.
Rispetto alle precedenti rilevazioni Oracle Cloud Infrastructure ha migliorato notevolmente le sue posizioni.
- Il risultato generale di Oracle rispetto a tutti i criteri presi in considerazione è salito dal 74% al 90%, con punteggi pari al 100% per le capacità di calcolo e di storage, per il networking e per l’offerta di infrastrutture software (che include ad esempio il Database as a Service)
- Il punteggio complessivo di Oracle Cloud Infrastructure per il 2021 è del 78%, rispetto al 62% rilevato nel 2020
- OCI ha ottenuto risultati migliori per tutti i criteri e casi d’uso considerati nella scorecard 2021 delle Critical Capabilities for CIPS (Cloud Infrastructure and Platform Services).
Non solo: nel Gartner Magic Quadrant for CIPS Oracle si è posizionata meglio sia per i criteri che riguardano la capacità di esecuzione, sia per la completezza di visione.
Questi dati assumono un valore ancora più importante perché giungono a chiusura di un anno complesso, e dimostrano come – nonostante le sfide poste dalla perdurante pandemia globale – Oracle abbia saputo continuare a portare avanti il suo percorso di sviluppo, e lo testimoniano le centinaia di servizi e funzionalità aggiunte all’offerta.
Come sottolineato in una nota ufficiale da Fabio Spoletini, SVP Cloud South-EMEA & EMEA Large Deals di Oracle: «Questo risultato premia l’impegno dell’ultimo anno, che si è focalizzato sugli elementi chiave per accelerare il percorso verso il cloud delle imprese, quali che siano le loro esigenze e dimensioni. Abbiamo introdotto servizi per semplificare la migrazione dei carichi di lavoro più critici su una piattaforma che è progettata per offrire performance pari o superiori a una implementazione on-premise, con bassa latenza e grande supporto per ogni tipo di richiesta di elasticità e scalabilità. Nuovi servizi, soluzioni autonome, una posizione sulla cybersecurity ancora più solida sono le basi su cui la nostra roadmap evolverà anche in futuro: continuando in parallelo a sviluppare il supporto per il mondo ibrido e multicloud grazie all’ampliamento delle nostre Cloud Region: dall’inizio dell’anno ne abbiamo aggiunte 8, che presto saranno 9 con l’apertura di quella italiana a Milano».