Il Network-as-a-Service (NaaS) è un modello basato su abbonamento, sicuro ed economico, che consente alle aziende di tutte le dimensioni di utilizzare l’infrastruttura di rete on demand, secondo le loro necessità.
Un elemento strategico non indifferente, considerato che, come spiega qui di seguito Antonio Cristini, Sales Director Enterprise per l’Italia e la Spagna di Verizon Business, oggi lavoriamo e viviamo in un mondo sempre più digitale, che non solo offre alle persone e alle aziende l’agilità e la flessibilità per creare, condividere e archiviare virtualmente le informazioni, ma consente loro anche di accedere a un’ampia gamma di servizi virtuali in abbonamento.
Se utilizziamo Salesforce, Netflix, Office 365 o Adobe Creative Cloud – prosegue Cristini – possiamo parlare di Software-as-a-Service (SaaS), mentre se siamo sviluppatori e usiamo Microsoft Azure, Heroku, Force.com o Google App Engine, ci troviamo di fronte alle cosiddette Platform-as-a-Service (PaaS), che forniscono blocchi predefiniti plug-and-play da utilizzare per creare app e soluzioni personalizzate. Anche le reti aziendali necessitano della stessa agilità e flessibilità e per questo, oggi possiamo parlare di Network-as-a-Service (NaaS).
Parlando proprio di questa tecnologia, così come un termostato permette di aumentare o diminuire la temperatura in base alle proprie esigenze, allo stesso modo il NaaS offre quella flessibilità scale-up o scale-down che le aziende richiedono e di cui hanno bisogno per rimanere competitive sul mercato.
Il ribilanciamento delle risorse di rete durante la pandemia
Prendiamo ad esempio il settore della vendita al dettaglio. Durante la prima parte della pandemia, quando molti negozi erano chiusi, quelli che utilizzavano Network-as-a-Service hanno potuto ridimensionare facilmente la capacità di rete all’interno degli store, aumentando velocità e larghezza di banda per le operazioni online. Ora, con una rete “viva” che può essere modificata rapidamente adattandosi alle esigenze aziendali, i retailer sono in grado di gestire in modo semplice le diverse sedi e gli utenti, la larghezza di banda richiesta da ciascuna piattaforma e applicazione per consentire un’esperienza di rete efficiente e ad alte prestazioni.
Essendo gestito da una terza parte, con piattaforme hardware come server, routing, storage e dispositivi di commutazione virtualizzati, NaaS non solo semplifica la complessità della rete, ma aiuta anche le aziende a ottenere il massimo da altri servizi virtuali come SaaS e PaaS.
Sempre secondo il Sales Director Enterprise per l’Italia e la Spagna di Verizon Business, trasformando la rete ed eliminando il tethering, il NaaS consente inoltre alle organizzazioni di implementare e sperimentare nuove tecnologie senza la necessità di acquistare apparecchiature aggiuntive, che corrono il rischio di diventare obsolete con il rapido avanzamento dell’innovazione.
Vantaggi commerciali e tecnici rispetto a una rete tradizionale
Poiché sempre più aziende fanno affidamento su app e risorse in cloud per offrire le migliori esperienze ai propri dipendenti e clienti, NaaS può rendere la rete più flessibile, scalabile, resiliente e sicura e, così facendo, trasformarla in un piattaforma in grado di garantire un notevole potenziale di crescita per le aziende.