Si intitola “Internet of Things” il White Paper prodotto da Engineering per raccontare le sfide e le opportunità che questa tecnologia abilitante sta portando nella progettazione di nuovi servizi, prodotti e modalità di interagire con gli oggetti, gli individui e l’ambiente.
Dal Digital Industry alle Augmented City, dall’E-Health alla Smart Energy & Utilities, il mercato dell’Internet of Things è in crescita continua. Nel Statista Digital Market Outlook 2021 si prevede infatti che nel 2030 saranno più di 50 miliardi i device connessi con tecnologia IoT. Questo dato viene confermato anche dalle previsioni più a breve termine. Nel 2023 la spesa mondiale per l’IoT crescerà fino a superare i 1.100 miliardi di dollari e tra i settori che più ne beneficeranno in testa ci sono le Smart Cities (190 miliardi), mentre il mercato dell’IIoT (Industrial Internet of Things) sfiorerà gli 83 miliardi di dollari nel 2021, per poi salire fino ai 96 nel 2023.
Come sottolineato fin dalle prime battute di una nota ufficiale da Vittorio Aronica, Technology Alliances and Partnerships Director di Engineering: «L’IoT apre infinite opportunità. Il suo valore consiste nel diventare sempre più una sorgente privilegiata e qualificata di dati. È per questo motivo che l’Internet of Things starà come le radici stanno a un albero, invisibili ma solidamente conficcate nel terreno. I dati generati da una infinita e diversificata quantità di sensori costituirà la sorgente primaria sia per quantità che per le varianti di specializzazione sui dati trattati. Questi dati saranno per natura ecosistemici e cioè costituzionalmente parte di sistemi e processi concatenati e interdipendenti».
Nel White Paper “Internet of Things” esperti del Gruppo Engineering percorrono e analizzano le innovative possibilità di applicazione offerte dalla tecnologia IoT. Oltre all’automazione industriale e di processo, che ha raggiunto una maturità elevata, nel Paper si analizzano anche gli sviluppi che questa tecnologia abilitante sta portando nel monitoraggio territoriale ed infrastrutturale, nella gestione dei soggetti fragili attraverso nuove forme di assistenza sanitaria (come ad esempio la telemedicina), fino ad arrivare alla guida assistista, alla sorveglianza urbana e stradale, all’agricoltura di precisione.
Tutto questo viene raccontato spiegando anche come le tecnologie IoT non sono autoconsistenti, ma il risultato dell’evoluzione simultanea, in un brevissimo arco di tempo, di un insieme di tecnologie abilitanti, quali 5G, Big Data, AI & Advanced Analytics, insieme alle capacità elaborative virtualmente illimitate del cloud.
Nel White Paper è illustrata anche la duplice strategia Internet of Things di Engineering. Da una parte, infatti, c’è la convinzione di continuare a sviluppare Digital Enabler, una piattaforma ecosistemica orizzontale, che incorpora, armonizza e facilita l’accesso alle tecnologie di base, integrando tali tecnologie con le competenze specifiche dei processi core cumulate nei vari mercati di riferimento.
Dall’altra c’è la volontà di focalizzarsi sui processi di adozione della tecnologia utilizzando appositi strumenti come l’Engineering Innovation Framework, un modello che coniuga competenze tecnologiche e di gestione dell’innovazione creativa per aiutare le organizzazioni a re-immaginare una nuova generazione di servizi e di offerte che hanno come fondamento queste tipologie di enabling technology.
Il White Paper “Internet of Things” fa parte di una collana editoriale con cui Engineering racconta i più importanti trend di mercato e tecnologici della Digital Transformation.