Nel contributo che vi proponiamo qui di seguito, Donatella Derosa (in foto), Enterprise Account Manager Italia di Nexthink, illustra alcuni consigli fondamentali per i leader che vogliono ottimizzare il rapporto dei loro dipendenti con l’IT e la tecnologia.
Buona lettura.
Negli ultimi anni è notevolmente cambiato l’approccio al lavoro e con esso anche il luogo fisico nel quale ogni collaboratore può svolgere le sue mansioni. A causa di questi cambiamenti, sono mutati anche gli incentivi che spingevano i dipendenti verso le aziende, come la cultura interna o la posizione dell’ufficio. Oggi è compito dei reparti IT progettare gli ambienti di lavoro digitali ideali, poiché la tecnologia a disposizione è ciò rende più o meno produttiva l’esperienza lavorativa. Infatti, la tecnologia è tutto, per i lavoratori da remoto così come per quelli che operano in modalità ibrida e persino per chi si reca in ufficio.
Durante il Gartner Digital Workplace Summit 2022 dello scorso giugno si è parlato a fondo di questa nuova era del lavoro, delle sfide che le aziende devono affrontare e delle azioni che possono intraprendere per garantire che la tecnologia sia un’esperienza positiva per i dipendenti sul proprio posto di lavoro.
In questo articolo, saranno illustrati alcuni consigli fondamentali per i leader che vogliono ottimizzare il rapporto dei loro dipendenti con la tecnologia.
Il gap dell’esperienza digitale è un problema urgente
Circa il 90% dei dirigenti ritiene che la propria azienda presti attenzione alle esigenze dei dipendenti solo quando vedono implementate nuove tecnologie. Tuttavia, solo il 53% dei dipendenti conferma questa tendenza. Sebbene tutti sappiamo che l’esperienza tecnologica è fondamentale per il personale di oggi, sembra esserci un forte distacco tra ciò che viene fatto e ciò che deve essere fatto per garantire un’esperienza digitale positiva ai dipendenti. Infatti, secondo recenti studi, 7 dipendenti su 10 dichiarano di sentirsi neutrali o addirittura insoddisfatti della loro esperienza digitale. Se si considera che l’82% dei decisori IT afferma che l’ambiente di lavoro digitale influenza la loro disponibilità a consigliare un’azienda a chi è in cerca di lavoro, ciò ha un impatto notevole sul reclutamento e sulla fidelizzazione. Molte organizzazioni sono ferme a un modo di pensare tradizionale in cui è l’IT a dettare le soluzioni migliori per i dipendenti. Ma oggi i ruoli si sono invertiti: il compito dell’IT è quello di comprendere le esigenze e le preferenze dei dipendenti prima di investire in nuove tecnologie.
La comunicazione è fondamentale per capire quali sono le carenze
Cosa si può fare, quindi, per combattere questa carenza? La prima e più ovvia risposta è chiedere semplicemente ai dipendenti come va la loro esperienza digitale, di cosa hanno bisogno e come l’organizzazione può aiutare a gestire eventuali problemi non risolti.
Tipicamente le survey annuali con i dipendenti considerano solo in minima parte l’ambito IT. E nel momento in cui le aziende dedicano tempo a raccogliere un feedback diretto, spesso non c’è spazio per suggerimenti personalizzati e specifici sulla tecnologia, necessari per attuare un vero cambiamento nell’IT. Una soluzione potrebbe essere quella di introdurre un sondaggio continuo, specifico per le esigenze digitali e tecnologiche. Così facendo i datori di lavoro potrebbero monitorare meglio il feedback diretto su ciò che funziona per il loro team e ciò che non funziona. Tuttavia, i sondaggi, pur essendo importanti, non portano molto lontano se usati come unico mezzo per misurare la felicità dei dipendenti e l’usabilità della tecnologia. Come sempre, il contesto è fondamentale. Ad esempio, i dipendenti potrebbero dichiarare di essere soddisfatti del loro stack tecnologico, ma se solo metà del reparto utilizza uno strumento di collaborazione, i dati possono mostrare una storia molto diversa.
Qual è il ruolo dell’IT nell’affrontare le frustrazioni dei dipendenti?
Un numero considerevole di dipendenti (40%) e di responsabili IT (68%) dichiara di riscontrare almeno un problema IT alla settimana che impedisce loro di svolgere il proprio lavoro. In alcuni casi, questi problemi possono durare più di 30 minuti. Questa interruzione del flusso di lavoro non solo influisce sulla tempistica dei progetti di un’azienda, ma ha un impatto duraturo sulla soddisfazione dei dipendenti.
I responsabili delle risorse umane e dell’IT hanno classificato il servizio tecnico scadente come il terzo fattore più influente per il turnover o il burnout dei dipendenti. Oltre ad ottenere il feedback dei dipendenti, è necessario anche un cambiamento generale nella mentalità dell’IT. La soluzione reattiva dei problemi deve evolvere verso un design più proattivo dell’esperienza IT.
È il momento di investire nell’esperienza digitale dei dipendenti
È necessario raccogliere informazioni precise per misurare il successo dell’esperienza digitale dei dipendenti di un’azienda. Solo comprendendo le diverse prospettive tra dipendenti e decisori, creando un dialogo bidirezionale e acquisendo una comprensione contestuale e olistica delle esigenze tecnologiche dei dipendenti ed intervenendo, le organizzazioni possono creare l’ambiente di lavoro digitale ideale in cui i dipendenti sono più gratificati e i futuri assunti saranno attratti durante la ricerca di nuove opportunità.