Con l’esplosione delle reti wi-fi e l’avvento dell’epoca della iperconnessione la wireless security è senza dubbio uno dei temi più caldi in ambito Ict. A questo proposito Fortinet nel proprio Security Census, un sondaggio realizzato in dodici Paesi su 1.490 qualificati decision makers (CIO, CTO, It Director e Head of It) in organizzazioni con più di 250 impiegati, ha messo in evidenza che la rete wireless è vista come la componente dell’infrastruttura più vulnerabile (49% worldwide, 52% EMEA e 49% Italia).
Per la sua preservazione gli strumenti messi in gioco sono soprattutto quelli relativi ai meccanismi di autenticazione, individuati come soluzione dal 40% dei funzionari di sicurezza in Italia e dal 63% a livello worldwide, un dato un po’ preoccupate perché evidenzia come rispettivamente il 60% e il 37% non utilizzano queste soluzioni, denunciando una ancora sostanziale poca chiarezza su quello che occorre fare.
D’altra parte l’autenticazione/firewall è vista da circa la metà delle persone come la funzione di sicurezza più necessaria per massimizzare il livello di sicurezza delle reti wireless, un dato che non è ancora all’altezza delle reali esigenze.
Emergono tuttavia anche dati incoraggianti e una certa sensibilità verso il tema della sicurezza in ambito wireless, anche se il Italia bisogna ancora lavorare sul livello di preoccupazione legato a questa componente e sulla consapevolezza di CIO e It Manager relativamente alla sua importanza. I Paesi dove c’è maggiore preoccupazione sono invece Cina, India e Nord America, sostanzialmente le regioni dove si è assistito negli ultimi periodi a una vera e propria esplosione del wi-fi, fatto che ha spinto evidentemente verso una maggiore consapevolezza.
Relativamente ai rischi percepiti in Italia si temono soprattutto perdite di dati sensibili (tematica che si rifà anche alla proprietà intellettuale) e lo spionaggio industriale.
Spostandosi su argomenti circa la gestione dell’infrastruttura wireless prevale l’adozione di un approccio cloud privato (58%) mentre circa il 40% degli intervistati è disposto a gestire il wi-fi in outsourcing.
L’ultima parte della survey indaga sulle modalità in cui si fornisce l’accesso alla rete wi-fi ai visitatori. Il 10% degli interpellati non prevede alcun meccanismo di autenticazione o user e password, mentre nella maggior parte dei casi viene assegnata una password temporanea con meccanismi di captive portal.
In conclusione, il quadro tracciato dal sondaggio è tutto sommato positivo perché emergono delle criticità che già si conoscevano e soprattutto si dimostra che a livello globale c’è una sensibilità verso queste tematiche maggiore rispetto alle aspettative.