One Cloud, Any App: è questo lo slogan scelto da VMware per presentare la sua nuova piattaforma unificata per il cloud ibrido.
“One Cloud, Any App significa avere per la prima volta un vero ambiente che si estende dal data center privato a quello pubblico – spiega Alberto Bullani, Regional Manager VMware Italia -. Noi lo definiamo hybrid cloud, ovvero la possibilità di avere elasticità dei carichi di lavoro che si spostano dal data center interno a quello esterno”.
Grazie alle estensioni rese possibili da NSX, cioè alla virtualizzazione di rete, si possono anche creare una singola rete virtuale che spazia su più data center, cosa che prima non era possibile fare. Il concetto di One Cloud quindi comprende per le aziende la possibilità di avere accesso a risorse teoricamente illimitate.
“Any App, invece – prosegue Bullani – vuol dire che alla base di tutto c’è un’infrastruttura di base che si chiama vSphere, giunta alla versione 6, che ha implementato aumenti di performance e di scalabilità notevoli e quindi la possibilità di far girare le applicazioni come grosse stanze di un database come Oracle, o SAP HANA o anche applicazioni pesanti o scalabili come ADUP su macchine virtuali mentre prima non era possibile”.
In sostanza, oggi, rimanendo all’interno dell’ambiente VMware posso usare sia applicazioni molto complesse che prima non si potevano utilizzare e posso contemporaneamente estenderle sui service provider di data center esterni che permettono di farlo scalare senza la necessità di avere degli asset in azienda e comprare l’hardware che magari non uso per gran parte del tempo.
Le nuove soluzioni e i nuovi servizi per il cloud ibrido comprendono la versione 6 di VMware vSphere, che ha sviluppato più di 650 nuove features, VMware Integrated OpenStack, una distribuzione OpenStack che consentirà alle aziende di fornire agli sviluppatori velocemente e in maniera conveniente API aperte per accedere all’infrastruttura di classe enterprise di VMware. VMware definisce, testa e supporta tutte le componenti della distribuzione, compreso il codice open source OpenStack, e le fornirà gratuitamente ai clienti di VMware vSphere.
Per finire, una nuova generazione di storage enterprise grazie a VMware Virtual SAN 6 e vSphere Virtual Volumes.