Se i miliaziani dello Stato Islamico dell’Iraq e al-Sham ci avevano abituato ad azioni terribili e crudeli come decapitazioni, uccisioni e attacchi terroristici come quello di Parigi, ora la guerra contro l’Occidente si sposta anche su un nuovo fronte: quello informatico.
Gli hacker del Cyber Caliphate hanno infatti hackerato l’account Twitter del CentCom, il Comando Centrale Usa, che coordina le operazioni in Siria e Iraq contro i milianti dell’Isis.
Sull’account, che è stato subito sospeso e ripristinato solo a tardanotte, è stato postato un link a un comunicato in cui si leggono nuove cupe e oscure minacce al mondo occidentale, e agli Stati Uniti in particolare: “Nel nome di Allah misericordioso, il Cyber Califfato continua la sua cyber jihad sotto l’egida di Isis. Mentre gli Usa e i loro satelliti uccidono i nostri fratelli in Siria, Iraq e Afghanistan, noi entriamo nei vostri network e violiamo i vostri device per conoscere tutti di voi. Infedeli, non avrete la grazia. Isis è già qui, nei vostri Pc e nelle vostre basi militari”.
I criminali informatici hanno poi pubblicato tutta una serie di documenti che sembrano essere originali, relativi agli “scenari” nucleari militari e documenti interni del ministero della Difesa. Pubblicati anche elenchi con i nomi dei vari militari statunitensi, cui sono riservate parole di fuoco: “Con il permesso di Allah ora siamo dentro a Centcom. E non ci fermeremo. Noi sappiamo tutto di voi, delle vostre mogli e dei vostri bambini. Soldati americani, noi vi guardiamo“.
Gli hacker sono riusciti ad infiltrarsi anche nell’account di Centcom su Youtube, con l’inserimento di due video di propaganda pro-Isis e con la pubblicazione di informazioni su piani nordcoreani e cinesi.
Per calmare le acque un funzionario del Pentagono ha fatto sapere che le informazioni pubblicate non sembrano essere particolarmente riservate e che l’amministrazione americana sta affrontando la situazione.