Sant’Anna va verso la dematerializzazione. Il marchio dell’Azienda Fonti di Vinadio ha infatti avviato un progetto ad ampio raggio per migliorare l’efficienza e supportare al meglio la crescita aziendale. Nel giro di soli tre anni la società ha visto crescere il personale da 80 a 100 dipendenti, fatto che ha imposto nuove esigenze come quella di mettere sempre di più in comunicazione tutte le divisioni e attività aziendali per migliorare efficienza e ottimizzare al meglio le risorse. Sant’Anna ha così deciso di puntare sulle tecnologie Ict.
Il progetto di rinnovamento, partito nel 2013, ha visto quest’anno la digitalizzazione completa di fatture attive e passive, bolle attive, registri Iva di acquisti e vendite e libro giornale. Fonti di Vinadio prevede di poter dematerializzare 550mila pagine all’anno, ottenendo così un’ottimizzazione dei tempi di ricerca e visualizzazione dei documenti.
“Questo è solo l’inizio – commenta Marco Balbiano, ICT Manager Acqua Sant’Anna Fonti di Vinadio -. Vogliamo arrivare alla completa dematerializzazione e stiamo lavorando in questa direzione”.
Saranno infatti coinvolti nel processo di digitalizzazione anche i documenti di trasporto necessari per le consegne che il trasportatore era obbligato a portare con sé in formato cartaceo fino al recente cambiamento delle norme.