I fondamenti di Industry 4.0 sono l’automazione fisica, la connessione e i dati. E questi tre pilastri rappresenteranno anche lo sviluppo della professione dei commercialisti ed in generale dei professionisti italiani. Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia ha visto in anticipo e con chiarezza questa evoluzione e si è impegnata per fornire ai suoi clienti soluzioni e servizi flessibili, sostenibili, semplici e risolutivi adeguati allo sviluppo.
Automazione significa, per il mondo professionale, sgravarsi il più possibile dal data entry, dalle attività a scarso o nullo valore aggiunto. I professionisti devono rispondere a esigenze dei loro clienti oggi molto diverse da quelle di solo pochi decenni fa. Le aziende hanno bisogno di un consulente esperto e sono ben disposte a pagarlo bene se il suo valore emerge e viene percepito correttamente. L’adempimento è una commodity che non attrae più il mercato e il commercialista non può più farne oggetto di offerta. L’automazione dello studio è dunque la soluzione.
La connessione va interpretata come unione, condivisione, congiunzione, collegamento costante tra professionista e cliente. Traslando da Industry 4.0 si può parlare di “Internet of Accountants”.
E in ultimo i dati, il petrolio del terzo millennio. Dalla connessione, dai software, dalla disponibilità documentale il professionista attinge ai Big Data dai quali trarrà gli Smart Data, perché è l’analisi dei dati che gli consente di suggerire al cliente un indirizzo piuttosto che un altro. Le nuove tecnologie devono far emergere i dati da qualunque applicativo e da qualunque soluzione digitale in modo semplice e immediato per mettere in condizione il professionista di sviluppare il data mining e il data analytics.
Ma il mondo professionale è preparato a questa trasformazione digitale?
Angeleri: “Se supportata dalla giusta tecnologia, si. Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia, nel concepire soluzioni innovative, si è concentrata soprattutto su due binari. Il primo è l’efficienza operativa, attraverso soluzioni collaborative end to end, che automatizzano i flussi non solo all’interno dello Studio e dell’Azienda, ma nell’ambito dell’ecosistema composto da clienti, fornitori, PA e banche. Il secondo è il valore, che emerge dall’elevata adattabilità delle sue soluzioni a esigenze specifiche e dall’utilizzo di potenti motori di business intelligence in grado di estrapolare trend in tempo reale e cruscotti sempre aggiornati per supportare Professionisti e Imprenditori nelle decisioni di business. La trasformazione digitale non è soltanto automazione della gestione degli adempimenti, è un approccio diversificato che consente di basare la consulenza anche su dati e elaborazioni.
Oggi big data, complessi algoritmi di analisi finanziaria, simulazioni o digital twins, machine learning, robotica sono parte integrante della consulenza e non si può nemmeno immaginare di affrontare lo sviluppo imprenditoriale senza l’ausilio di moderne capacità di calcolo. È evidente che non tutte le soluzioni che abbiamo in portfolio si adattano a tutti. La diversificazione per mantenere la leadership del mercato è fondamentale. Abbiamo sviluppato un intero ecosistema, quello di Genya; un innovativo ambiente digitale nel quale trovano spazio moduli per la contabilità, la creazione del bilancio, i dichiarativi, la gestione dello studio e naturalmente anche la fatturazione elettronica usufruibili in mobilità, su ogni supporto e con avanzati strumenti di collaborazione a distanza. Ma molti Studi Professionali vanno anche sostenuti con innovazioni tecnologiche e con programmi ad ampio spettro che modernizzino gli applicativi in uso e favoriscano l’efficienza dell’operatività professionale.”
Vuole farci qualche esempio?
Pierfrancesco Angeleri, Managing Director di Wolters Kluwer Tax & Accounting: “L’autunno scorso abbiamo presentato al mercato il progetto «Con Te B.Point Edition». L’idea di base è quella di supportare quegli studi e quei professionisti che vogliono approcciare la trasformazione digitale un passo alla volta. Abbiamo così sviluppato un’ampia modernizzazione in senso digitale dei nostri applicativi già esistenti sul mercato. Abbiamo sviluppato concetti quali il robotic accounting per consentire l’evoluzione digitale partendo da applicativi più noti e rassicuranti per una determinata fascia di mercato. Alla modernizzazione abbiamo aggiunto soft skills del prodotto quali la formazione permanente e un programma di loyalty. Soprattutto la formazione assume un valore sostanziale nel programma, perché un cliente in grado di sfruttare tutte le peculiarità di un applicativo è un professionista più efficiente. La formazione offre anche la percezione concreta al cliente che la trasformazione digitale in atto può proporre aspetti sorprendenti e può al contempo aprire orizzonti ancora poco considerati. Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia vuol far percepire all’intera clientela la sua efficace poliedricità. Innovazione non significa soltanto nuovi prodotti, ma significa anche modernizzazione ad alta tecnologia di applicativi già in uso. Rifacendomi al paragone di Industry 4.0, la tecnologia si applica anche ad impianti esistenti. Non sempre si deve costruire un impianto da green field perché sia tecnologicamente avanzato. Su questa strada abbiamo altri importanti progetti.”
L’orientamento è quello di dotare il commercialista di strumenti per favorire il loro ruolo da consulenti per il mondo produttivo delle micro-imprese?
Angeleri: “I servizi offerti da uno Studio di commercialisti possono essere suddivisi per semplicità in due macro-aree: gli adempimenti e la consulenza. Per quello che riguarda gli adempimenti le novità dipendono essenzialmente dalle normative, il campo consulenziale invece è, ancora, un territorio abbastanza inesplorato. Le consulenze che un commercialista può erogare sono quella economico-finanziaria e quella fiscale. Soprattutto quest’ultima impatta le Partite Iva e le microimprese alle quali interessano moltissimo gli impatti fiscali di determinate scelte aziendali, l’avvio di un’attività di impresa e delle relative imposte da pagare, la scelta del regime contabile, la tipologia di proprietà, per fare degli esempi. Noi stiamo concretamente pensando alla tecnologia digitale che possa mettere il commercialista nelle condizioni di erogare un servizio consulenziale ad alto valore aggiunto basandosi su concrete simulazioni fiscali utili ad argomentare e supportare le consulenze su tributi e imposte verso i propri clienti mono e micro imprese così da orientarne le scelte aziendali. Ci stiamo dirigendo, ancora per fare un esempio, verso soluzioni di firme digitali intelligenti, utili non solo in tempi di pandemia, ma che in assoluto possono aumentare la flessibilità e l’efficienza nel rapporto studio – cliente. Dunque la nostra azienda si muove in un territorio digitale di grande concretezza che possa far sviluppare gli studi professionali affrancandoli dalle attività «commoditizzate» e permettendo di concentrarsi sul valore aggiunto da offrire alla clientela e con il quale poter progredire.”