L’impatto del COVID-19 ha messo a dura prova le infrastrutture di risk management, costringendo le banche a ricalibrare dati, modelli e processi per stress test, valutazioni di impatto e analisi di scenario.
SAS e Longitude hanno indagato il modo in cui le banche stanno adattando i loro risk framework in risposta all’emergenza.
Lo studio, From Crisis to Opportunity: Redefining Risk Management, indica quali sono le tecnologie in ambito risk che le banche devono adottare per poter sopravvivere nell’incertezza – e come i leader del Risk Management stanno ottenendo il vantaggio competitivo.
All’indagine hanno partecipato 300 executive del settore banking in 24 Paesi. I dati dell’indagine sono integrati da approfondimenti e interviste con i Chief Risk Officer (CRO) di cinque grandi banche multinazionali, tra cui Wells Fargo, Standard Chartered Bank, Société Générale e RHB Malaysia.
Di seguito, alcuni dei risultati chiave che emergono dallo studio:
- Il COVID-19 sta guidando la trasformazione. Più influente dei requisiti normativi, il fattore principale che influenza gli approcci delle banche al risk modeling è la pandemia.
- La maggior parte delle banche ha in piano una modernizzazione. Nei prossimi due anni, il 54% delle banche prevede di modernizzare le proprie capacità di risk modeling. Inoltre, il 52% afferma che la pandemia ha accelerato i piani di modernizzazione.
- L’automazione della gestione del rischio è in ritardo. Solo il 10% circa delle banche ha automatizzato completamente la maggior parte delle attività di risk management – e solo il 6% ha automatizzato gran parte dei processi di risk modeling – ostacolando così la possibilità di prevedere trend e migliorare il processo decisionale per tutta l’azienda.
- L’implementazione di cloud e analytics è la principale priorità di investimento. Alla domanda riguardante gli investimenti pianificati per migliorare il risk modeling nei 12 mesi successivi, gli intervistati hanno indicato come priorità il cloud (67%) e i tool di analytics (59%).
Come sottolineato in una nota ufficiale da Sadia Ricke, Group CRO di Société Générale: «Dopo l’esperienza vissuta col Covid-19, accelerare il risk modeling digitalizzato è una necessità. I clienti vogliono un processo completamente digitalizzato dove poter fare tutto online, comprese le richieste di credito. Un approccio più automatizzato garantisce più efficienza per il business».
Risk Management Leader e vantaggio competitivo
Osservando i dati dell’indagine, Longitude ha identificato un sottoinsieme di intervistati (il 20%) con un approccio al risk management più avanzato rispetto al resto del campione. Questi “Risk Management Leader” – come vengono identificati nel rapporto – si contraddistinguono per avere un risk modeling più automatizzato e per avere competenze di gestione del rischio più avanzate grazie all’impiego di strumenti come i risk analytics scenario-based, la gestione integrata del bilancio e il modeling-as-a-service.
Lo studio evidenzia che i Risk Management Leader hanno già ottenuto benefici a lungo termine dagli investimenti in tecnologie in ambito rischio, come la capacità di forecasting e la capacità di completare più rapidamente diversi stress test.
Tra i leader si segnalano anche prestazioni migliori in diversi aspetti chiave delle loro attività, tra cui:
- Maggiori benefici grazie al risk modeling automatizzato: il 73% afferma che i processi di risk modeling offrono un vantaggio competitivo (contro il 47% del campione generale).
- Previsioni di business più accurate: il 37% (rispetto al 14% del campione generale) valuta “molto alta” l’accuratezza delle proiezioni di bilancio e delle P&L forecast.
- Proiezioni di bilancio a lungo termine: il 44% (contro il 19% del campione complessivo) può eseguire proiezione del bilancio di tre o più anni.
- Maggiore integrazione tra risk management e business planning: il 78% afferma che la propria banca ha già integrato gli stress test obbligatori nel business planning (rispetto al 45% complessivo).
Secondo Mandy Norton, Chief Risk Officer di Wells Fargo: «Con queste tecnologie possiamo elaborare molte più informazioni in modo molto più efficiente ed efficace. È davvero molto utile».
Un nuovo approccio alla gestione del rischio
Con il financial, operational, regulatory e reputational risk in gioco, il livello di attenzione non può che essere massimo. Confronta la situazione delle banche con i leader del Risk Management.
Per Troy Haines, Senior Vice President e Head of Risk Research and Quantitative Solutions SAS: «Le banche sanno che devono digitalizzarsi se vogliono sopravvivere in questo panorama incerto, e oggi più che mai il risk management è fondamentale. Un approccio più digitalizzato e automatizzato al risk management, come dimostrano in questo studio i Risk Management Leaders, non garantisce solo un miglioramento delle prestazioni. È la chiave per raggiungere la resilienza che aiuterà le banche a superare le sfide di oggi e quelle future».
5 consigli alle banche per la trasformazione del risk management
Le banche possono accelerare la loro trasformazione seguendo cinque principi guida per la trasformazione del risk management, basati sulle azioni e comportamenti dei Risk Management Leader:
- Standardizzare e modernizzare il ciclo di vita del risk modeling.
- Investire nell’infrastruttura cloud e nell’automazione.
- Concentrarsi su “successi rapidi” anziché su trasformazioni su larga scala.
- Integrare il risk management con le attività di business planning.
- Assumere i migliori talenti – e farli crescere.