Si chiama UX Designer, ed è quel professionista il cui compito è quello di aumentare la soddisfazione e la fedeltà del cliente migliorando l’usabilità, la facilità d’uso e la soddisfazione che deriva dall’interazione tra il cliente e il prodotto. La progettazione dell’esperienza utente fa parte della User Experience e comprende la tradizionale progettazione dell’interazione uomo-macchina e la estende a tutti quegli aspetti del prodotto come vengono percepito dagli utilizzatori. La User Experience (UX) è tutto ciò che impatta sull’operatore di un software come l’interfaccia, la grafica, la progettazione industriale, l’interazione fisica e manuale.
In Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia la UX è tenuta in grande considerazione. Andrea Gazzaniga, director technology Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia e Lara Gaudino, associate director, technology and UX manager si occupano della materia in primissima persona e orientano gli sviluppi digitali proprio nella direzione delle «personas» intese come utilizzatori.
“La digitalizzazione è un processo inarrestabile, velocissimo e onnivoro. Crediamo che orientare l’evoluzione tecnologica verso la massima usabilità e anche verso la soddisfazione dell’utilizzo, anche nel mondo della tecnologia professionale, sia fondamentale sia per aiutare il processo di digitalizzazione, sia per rendere più facile l’accesso ai nostri software” spiega Lara Gaudino.
“L’esempio pratico di cambio di paradigma è lo sviluppo dell’ecosistema Genya,” approfondisce Andrea Gazzaniga, “non un rinnovato strumento che facesse, ad esempio il bilancio, ma uno strumento nuovo che consentisse di fare il bilancio anche ai meno esperti. Un concetto di usabilità, di intuitività nell’utilizzo, di processo mentale non forzato ma spontaneo, questo è diventato l’universo Genya. Un impegno notevole nella scrittura ex novo di ogni singola riga del programma ma avendo sempre in mente che l’obiettivo è soddisfare si l’adempimento ma insieme alla soddisfazione dell’operatore. Se a questo poi aggiungiamo anche che le soluzioni del mondo Genya portano più efficienza, collaborazione ed efficacia allo Studio, abbiamo raggiunto lo scopo e favoriamo anche la diffusione della digitalizzazione.”
Il viaggio che termina con l’introduzione di un nuovo software sul mercato professionale parte sempre da una necessità, che sia di mercato o legislativa, ma l’approccio allo sviluppo, in Wolters Kluwer, è oggi diverso.
Spiega Lara Gaudino: “Abbiamo cambiato la metodologia di lavoro ed introdotto quella Scrum. Che poi non è propriamente una metodologia ma più un framework, una cornice operativa nella quale costruire situazioni complesse in modalità strutturata e pianificata. Trasparenza, ispezione e adattamento sono basilari nello sviluppo di un progetto all’interno di questo framework che consente molta più agilità strutturale e l’apporto di professionalità diversificate, anche molto lontane finora dal mondo dello sviluppo software.”
A questa si è aggiunta l’adesione alla piattaforma Codemotion, la grande piattaforma multicanale che permette la connessione con una community di oltre 250.000 sviluppatori in Europa.
L’approccio allo sviluppo di Genya si è basato su concetti molto innovativi, almeno nel mondo del digitale professionale. L’ispirazione parte anche dall’elettronica di consumo, che fa del plug and play il suo punto di forza sul mercato. Più un prodotto di elettronica è semplice e immediatamente operativo, più avrà successo. Nel mondo professionale e industriale è difficile che si possa raggiungere questi livelli di semplicità, ma lo sviluppo smart può avvicinare molto. Oggi Genya infatti è un ecosistema di soluzioni che semplificano e velocizzano non soltanto i processi ma anche la fase di apprendimento all’utilizzo, che in massima parte è auto-apprendimento.
“La frontiera tecnologica si sposta quotidianamente un po’ più avanti”, conclude Andrea Gazzaniga, “La velocità di calcolo, l’estrazione di dati e informazioni, l’automazione dei processi saranno sempre sfide per raggiungere traguardi più alti, ma al contempo bisogna considerare l’utilizzatore, il suo apporto al processo, la sua soddisfazione nell’operare.” L’uomo resta centrale, grazie anche all’ UX Designer.