Al Politecnico di Milano quattro ricercatori stanno studiano una simulazione numerica, in grado di prevedere il comportamento biomeccanico degli stent periferici – piccolissime strutture metalliche cilindriche a maglie che vengono introdotte nei vasi sanguigni e fatte espandere per riattivare la circolazione in caso di occlusione – durante le varie sollecitazioni, tenendo conto della peculiarità di ogni paziente. Simulazione che potrebbe diventare parte integrante del lavoro dei cardiologi, dalla fase di pianificazione dell’intervento endovascolare fino a tutto il follow-up post intervento.
Questo è solo uno dei temi che verranno trattati in occasione della 29 esima edizione dell’International CAE Conference, evento di riferimento per il mondo della sperimentazione virtuale e del Cae (Computer‐aided Engineering), che si terrà il 21 e 22 ottobre all’Hotel Parchi del Garda Pacengo del Garda (VR). Una full immersion nel mondo delle simulazioni, motore essenziale dello sviluppo e dell’innovazione di prodotti, processi e servizi in tutti i campi, dall’aeronautica alle costruzioni, dai trasporti all’energia fino alla medicina.
Ad aprire i lavori, che daranno avvio anche alla Settimana Aerospace organizzata in collaborazione con Torino Piemonte Aerospace, sarà l’astronauta Maurizio Cheli, che ha all’attivo più di 360 ore di volo spaziale anche a bordo dello Space Shuttle e 4.500 ore di volo a bordo di più di 50 prototipi di velivoli ad alte prestazioni.
Tra gli italiani illustri protagonisti della conferenza, spicca anche Gianluca Iaccarino, cervello nostrano che ha trovato il successo negli Stati Uniti, dove dal 2007 insegna Ingegneria Meccanica alla Stanford University, occupandosi in particolare di Exascale Computing applicata al campo della Green Energy. Grazie ad un finanziamento del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, Iaccarino sta lavorando a un progetto per esplorare i confini del calcolo scientifico in preparazione per il lancio nel 2018 di una nuova classe di macchine mille volte più potenti e più veloci di quelle attuali.
In programma anche gli interventi di Paolo Belluta, ricercatore della Nasa, del team di scienziati al lavoro sul progetto Curiosity che esplorerà il pianeta Marte in dettaglio, di Francesco Iorio, che ha progettato i sistemi antisismici adottati sulla Torre ISOZAKI in costruzione presso il City Life di Milano\Expo 2015, e Carlo Sborchia, ‘cervello’ italiano impegnato nella costruzione di Iter, il primo reattore a fusione della storia, in corso a Cadarache, in Francia, che spiegherà come sarà possibile, anche grazie alla simulazione, produrre energia nucleare senza scorie.
Importante anche la presenza di esperti stranieri, tra cui Alexander Simpson, leader tecnologico per l’aerodinamica presso la Ge Global Research, la divisione di ricerca e sviluppo di General Electric.
Tra le donne spicca il nome di Catherine Riviere, amministratore delegato di Genci (Grande Equipement National de Calcul Intensif ), responsabile del coordinamento delle strutture francesi che si occupano di calcolo ad alte prestazioni, e da giugno del 2012, presidente del Consiglio di Prace (Partnership for Advanced Computing in Europe).
Non mancherà anche quest’anno lo spazio per la creatività dei giovani che sarà messa alla prova dal Poster Award: concorso dedicato ai giovani studenti e ricercatori dell’università, che avranno la possibilità di presentare le loro idee sugli usi della simulazione.
La direzione scientifica è affidata a Stefano Odorizzi, Ceo di EnginSoft che conclude: “Quello che noi andiamo a indagare è la possibilità che le tecnologie e la simulazione migliorino la qualità della vita delle persone in tutti i campi, lavoro, creatività, relazioni personali. Quello che facciamo noi è creare anche dei punti di contatto, far raccontare alle aziende di tutto il mondo cosa cercano e far raccontare che talenti hanno da utilizzare“.