Proseguono le novità lanciate da VMware nel corso di VMworld, in corso a San Francisco dal 30 agosto al 3 settembre.
Per implementare un Software Data Center scalabile la società ha presentato VMware EVO SDDC e VMware Virtual SAN 6.1.
VMware EVO SDDC (precedentemente chiamato VMware EVO: RACK), sarà una suite software completamente automatizzata per il Software-Defined Data Center come sistema integrato.
VMware EVO SDDC includerà VMware EVO SDDC Manager, un nuovo sistema di automazione intelligente che semplificherà e ridurrà significativamente il tempo necessario per mettere in funzione, fornire e monitorare le risorse virtuali e fisiche, compreso software, server, switch top-of-rack e spine. VMware EVO SDDC Manager metterà le risorse in pool su molteplici rack come singolo “virtual rack” e potrà dinamicamente ritagliarsi capacità in base alla disponibilità e alle prestazioni richieste. VMware EVO SDDC Manager offrirà inoltre una gestione automatizzata del ciclo di vita dell’intero hardware e dello stack software di VMware.
Questa soluzione, che sarà offerta da VMware come codice open source, includerà anche servizi di Hardware Management per astrarre le caratteristiche di switching eterogenei, server e hardware power distribution unit (PDU).
VMware Virtual SAN 6.1 aumenterà invece le possibilità di protezione dei dati per ambienti business-critical. VMware Virtual SAN è pensato per essere la soluzione ottimale per macchine virtuali VMware vSphere e offrirà servizi storage di base per ambienti di produzione virtualizzata con migliori prestazioni, scalabilità, flessibilità e costi e latenza minori.
Per consentire ai team aziendali delle It operation di fornire container in produzione on-premise e su cloud pubblico di VMware, VMware vCloud Air VMware ha poi lanciato VMware vSphere Integrated Containers e VMware Photon Platform.
VMware vSphere Integrated Containers consentirà ai team It di supportare qualsiasi applicazione, incluse le applicazioni container, su un’infrastruttura comune.
VMware vSphere Integrated Containers rappresenta un set completo di tecnologie cloud-native che includono Project Bonneville, Project Photon OS (chiamato in precedenza Project Photon) e la tecnologia Instant Clone di VMware (una caratteristica di VMware vSphere 6) e che uniscono il meglio di VMware vSphere con i container.
Infine, presentata come anteprima tecnologica, la piattaforma VMware Photon è pensata per i team DevOps che intendono costruire pool estesi di funzionalità di computing commodity che eseguono esclusivamente applicazioni cloud-native.