Garantire la continuità nelle infrastrutture critiche e alle applicazioni critiche: presenta così la sua mission Vertiv, azienda nata dal distaccamento tra Emerson e Network Power e ceduta il primo dicembre a Platinum Equity nell’ambito di un’operazione valutata oltre 4 miliardi di dollari. Attualmente Vertiv è un produttore internazionale di tecnologie infrastrutturali critiche per le applicazioni vitali nei data center, nelle reti di comunicazione e in ambienti commerciali ed industriali, che a fianco di un’esperienza maturata dall’attività pluridecennale nel settore affianca “uno spirito da startup”.
In una fase del mercato particolarmente effervescente, Vertiv vuole lavorare a fianco dei clienti per rinforzare i loro modelli di business, un compito reso più semplice dal fatto che la società sia privata, all’insegna di quell’agilità e flessibilità così importanti anche per rispondere in maniera rapida alle richieste del mercato e alle dinamiche in continua evoluzione dei clienti.
“Nel 2016 le macrotendenze internazionali hanno avuto un impatto significativo sul settore. Le grandi protagoniste sono state le innovazioni nel cloud computing e la responsabilità sociale – chiarisce Giordano Albertazzi, presidente di Vertiv nell’area EMEA -. Con l’ulteriore integrazione del cloud computing nelle attività It, il focus si sposterà sul miglioramento dell’infrastruttura critica per permettere alle imprese di gestire maggiori volumi di dati. Riteniamo che il 2017 sarà l’anno in cui i professionisti dell’It investiranno nella preparazione dei loro data center per il futuro, affinché questi siano flessibili anche negli anni a venire”.
Ora con l’esplosione dei device connessi alla rete proliferano i dati, che però vedono modificato il loro paradigma: non si parla più di fruizione uomo-macchina, ma machine to machine, dove le macchine diventano quasi una rete neuronale asservita alla macchina stessa.
Vertiv in Europa conta 9 centri di assemblaggio, 28 su scala mondiale. 600 i tecnici in EMEA e più di 100 i tecnici dedicati al supporto sparsi sul territorio, a conferma di una vocazione votata al service. In Italia la società è presente con ben due – dei quattro totali in Europa – Customer Experience Center. Solo nel 2016 sono stati oltre 800 i clienti che sono andati a conoscere quello di Bologna, tra cui spiccano nomi importanti come quelli di Microsoft.
“Per le aziende che vogliono rimanere altamente competitive e sfruttare completamente le nuove tecnologie basate sul cloud computing, la potenza dell’infrastruttura It rimarrà, a mio avviso, la chiave del successo – conclude Antonio Carnassale, Country Manager di Vertiv in Italia -. Con il rapido incremento dei volumi di dati, le infrastrutture It continueranno a evolversi nel corso dei prossimi anni per offrire i servizi più rapidi, più sicuri e più efficienti necessari a soddisfare tutte le nuove esigenze. E’ indispensabile quindi pensare oggi a quale possa essere l’investimento del futuro più appropriato, rivolgendosi al partner più esperto nella gestione di tutte le componenti che ruotano attorno al data center, dalla pianificazione e progettazione, al project management fino ai servizi di manutenzione e ottimizzazione dei sistemi”.
Tra i trend segnalati per il data center nel 2017: la velocizzazione dell’infrastruttura per tenere il passo con la connettività edge; la sostenibilità per il raffreddamento del data center; l’estensione della responsabilità della sicurezza alla gestione del data center; il crescere del valore del DCIM e la sempre maggiore integrazione della progettazione ed implementazione del data center.