Hp ha annunciato un nuovo portafoglio di server Hp ProLiant Generation 9 (Gen9) che consentirà ai clienti di ridurre i costi e la complessità, accelerare la distribuzione dei servizi It e supportare la crescita del business. Grazie a nuove caratteristiche tecnologiche e ad un design ottimizzato per workload, la nuova gamma di server segna un ulteriore passo avanti nella vision di Hp per il computing, il futuro della tecnologia data center.
I nuovi server sono progettati per offrire risorse di calcolo scalabili, flessibili e allineate agli obiettivi di business delle aziende. La combinazione di server Hp ProLiant Gen9 e Hp Technology Services permetterà ai clienti di capitalizzare sulle innovazioni informatiche e al tempo stesso di passare dall’attuale infrastruttura tradizionale al New Style of It.
I server sono tutti ottimizzati per la convergenza, per gli ambienti cloud e software-defined e presentano innovazioni tecnologiche, quali: acceleratori Pcie esclusivi di Hp e Hp Ddr4 SmartMemory, che incrementano la capacità di calcolo; gestione convergente per server, storage e networking per abilitare il modello software-defined enterprise; installazione, monitoraggio e manutenzione del firmware più rapidi, grazie ad una gestione integrata affidabile, sicura e innovativa con Uefi e Api Restful per gli ambienti cloud ibridi; acceleratori Pcie, adattatori Hp SmartCache e Hp FlexFabric che offrono prestazioni ottimizzate.
“La crescita di mobile, cloud, social e big data spinge l’esigenza di un nuovo approccio al data center e al suo motore di elaborazione, il server, che permetta di conseguire risultati di business positivi – ha spiegato Antonio Neri, Senior Vice President and General Manager, Servers and Networking, Hp -. Hp ha creato il mercato dei server x86 25 anni fa e da allora guida questo mercato grazie a innovazioni che hanno trasformato radicalmente il data center, come Hp Moonshot e Hp Apollo. Oggi gettiamo le basi per i prossimi 25 anni, grazie ai server Hp ProLiant Gen9 e al computing, che combina il meglio degli ambienti It tradizionali e cloud per permettere la realizzazione di una vera software-defined enterprise”.