[section_title title=“Flash ovunque”? Il parere del CEO di DataCore – Parte 2]
Isole separate
Nello storage è anche indispensabile fare attenzione per non creare isole diverse e separate. Ogni dispositivo flash ha il proprio stack di funzionalità esclusive, ma che cosa succede quando sistemi diversi devono lavorare insieme? Questi stack software indipendenti e diversi creano “isole di storage separate”, ovvero quello che abbiamo cercato di evitare nell’ultimo decennio. Le SAN virtuali, i sistemi convergenti e i dispositivi flash hanno continuato a proliferare, creando un numero sempre maggiore di macchine che vanno gestite individualmente e che si traduce in isole indipendenti di storage all’interno dell’organizzazione IT. La capacità di unificare e federare queste isole di storage, trattando ognuno di questi scenari come caso esemplificativo di architettura unificante di software-defined storage, può essere d’aiuto per risolvere questo problema, spingendo tutta l’azienda verso una convergenza gestionale e funzionale.
Il risultato è che i sistemi di storage una volta isolati – da flash e dischi installati nei server alle batterie SAN esterne, fino allo storage su cloud pubblica – possono diventare parte di un pool virtuale accessibile da tutta l’azienda e organizzato su livelli determinati dalle caratteristiche specifiche delle varie tipologie di storage. Marchi di storage diversi, sistemi convergenti stand alone e SAN virtuali e sistemi di storage esternidipendenti dall’hypervisor non esistono più come “isole”, ma possono essere integrati in un’infrastruttura globale di storage.
L’amministratore di sistema può facilmente mettere a disposizione la capienza, massimizzare l’utilizzo delle risorse e impostare policy di alto livello per permettere al software di selezionare dinamicamente il livello di storage e i percorsi più appropriati per raggiungere le prestazioni e la disponibilità desiderati. Solo giunti a questo punto è possibile comprendere il vero valore che la tecnologia flash avrà nell’infrastruttura IT del futuro.
Lo stato di fatto della tecnologia flash
Ma quanto è diffusa l’adozione della tecnologia flash nei data center? Nella nostra recente Global Survey su 500 professionisti IT realizzata ad aprile 2015, oltre la metà degli intervistati (53 per cento) ha detto di avere attualmente meno del 10 per cento della capacità allocata su storage flash. Il numero dei partecipanti che dichiara di avere oltre il 40 per cento del suo storage su questa tecnologia è limitato al 9 per cento. Un altro dato che testimonia lo stato di fatto della flash è che anche se la penetrazione aumenta, questa tecnologia è ancora assente nel 28 per cento dei casi, mentre il 16 per cento degli intervistati ha dichiarato di non avere raggiunto l’accelerazione delle prestazioni prevista.