In vista della fine del supporto Microsoft su Windows Server 2003, fissata per martedì 14 luglio, Aruba propone una migrazione alle proprie soluzioni cloud.
La fine dell’Extended Support per Windows Server 2003 comporta l’impossibilità di avere, a partire dalla data indicata, aggiornamenti e patch per i Server Windows 2003/R2, con conseguente impatto sulla sicurezza e la stabilità dell’infrastruttura dell’organizzazione; motivo per cui sarà fondamentale aggiornare la propria infrastruttura It prima del termine del supporto.
L’aggiornamento potrebbe contestualmente rappresentare l’occasione per passare ad un ambiente cloud Aruba tramite lo sviluppo di progetti ad hoc per la migrazione a Windows Server 2012 R permettendo anche di selezionare il livello di servizio sulla “nuvola”, scegliendo tra HyperV ed HyperV-LowCost.
I benefici che la migrazione al cloud porta sono molteplici: da una maggiore efficienza dei consumi grazie alla formula pay-per-use, all’assenza di costi legati a supporti hardware/software, dalla sicurezza dovuta ad aggiornamenti costanti alla semplicità di avere a disposizione un servizio in self provisioning e la comodità di avere risorse scalabili in base alle esigenze di business. Nello specifico, un importante vantaggio della soluzione Cloud di Aruba è quello di far scegliere al cliente dove attivare i propri server e quindi in quale data center e in quale paese ospitare i propri dati (Aruba dispone di centri dati in Italia, Inghilterra, Germania, Francia e Repubblica Ceca).
“Vogliamo supportare le tantissime aziende interessate attraverso consulenze ad hoc mirate alla progettazione del piano di migrazione più conveniente, per fare in modo che la fine del supporto si trasformi per loro in un’opportunità di aggiornamento e miglioramento dell’infrastruttura IT” commenta Stefano Sordi, direttore marketing di Aruba.