L’obbligo della fatturazione elettronica, in vigore dal 1° gennaio di quest’anno, ha sicuramente contribuito in positivo a sviluppare la digitalizzazione dei professionisti italiani. Ma, anche se con un andamento lento, il comparto professionale nazionale sta cambiando attitudine verso le strutture digitali. Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia lo riscontra quotidianamente nel rapporto con il mondo professionale italiano.
Per fare un esempio, Fattura SMART, il software in cloud che l’azienda ha sviluppato appositamente per la gestione end to end del processo di fatturazione elettronica ed integrato con le applicazioni contabili dei commercialisti a cui i soggetti fatturanti si appoggiano, ha registrato nei primi cinque mesi dell’anno quasi 350mila attivazioni.
Secondo il report dell’Osservatorio la spesa in tecnologie ICT di avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro e studi multidisciplinari ha raggiunto nel 2018 il valore complessivo di quasi un miliardo e trecento milioni di euro, con un più 7,9% sull’anno precedente.
La spesa media annuale in high tech dei commercialisti è di circa 9.400 euro in aumento del 6,8% sull’anno precedente.
Il dato è positivo e Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia lo registra con soddisfazione non soltanto per il successo del suo tool di fatturazione elettronica ma anche per gli innovativi strumenti digitali ingegnerizzati per sostenere lo sviluppo e l’evoluzione dei professionisti italiani.
Il successo del Progetto Genya è sintomatico per l’evidenza della propensione al cambiamento del comparto professionale. La digitalizzazione porta alla dematerializzazione dei processi e ad uno snellimento delle pratiche e la concreta percezione che il cambiamento lavorativo dispieghi la possibilità di una metamorfosi professionale.
Da fornitore di adempimenti a consulente strategico
La consulenza è infatti l’attività a valore aggiunto che i commercialisti hanno nelle loro corde ma che non possono valorizzare per mancanza di tempo, che viene assorbito dalla pratica degli adempimenti.
La soluzione sta nell’automazione dei processi e l’automazione è digitale, l’unico investimento che porta davvero alla crescita.
Secondo la ricerca dell’Osservatorio del Politecnico la presenza di tecnologie a basso livello di innovazione fa crescere lo studio nel 57% del campione intervistato (fino al 10% nel 43% dei casi e oltre il 10% per il 14% dei professionisti). Percentuale che sale al 60% se sono presenti strumenti a media innovatività (di cui il 21% cresce di oltre il 10%) e al 69% se lo studio usa tecnologie ad alto tasso di innovazione (fra cui ben il 53% cresce più del 10%).
Dunque l’investimento digitale fa bene allo sviluppo della professione.
È proprio in questo senso che Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia affianca i professionisti con un’offerta di strumenti scalabili e connessi al futuro della professione.
Genya innanzitutto. Un progetto, più che una suite, che ha rivoluzionato il concetto di digitalizzazione in uno studio professionale. La contabilità, il bilancio e le dichiarazioni assumono una veste completamente diversa e nuova e compongono la base di business intelligence per consentire al commercialista la sua trasformazione in consulente. Genya, con Genya Studio, si trasforma in un ERP di studio per consentire un importante passo avanti nel controllo di gestione delle attività, grazie all’automazione dell’intero processo di gestione delle informazioni e dei clienti dello studio.
Automazione e collaborazione sono le parole chiave di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia che confermano i numeri emersi dal rapporto dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale della School of Management del Politecnico di Milano.