Come nelle migliori storie di successo anche quella di Clairy, il primo purificatore d’aria naturale senza filtri per interni, racchiude tutti gli ingredienti che hanno portato la realtà italiana a una rapida affermazione sul mercato globale: tre amici che condividono la passione per il design e la natura, lo studio e una ricerca approfondita del contesto di sviluppo dell’idea iniziale che prende spunto da un’analisi della NASA sull’indoor pollution, l’applicazione delle conoscenze acquisite negli anni per la creazione di un prodotto nuovo, originale, innovativo e che mancava completamente nel panorama di riferimento: il design che sposa il benessere. In questo mix non poteva mancare una caratteristica molto italiana, la creatività, accompagnata dalla ferma convinzione delle potenzialità del progetto e da una piccola dose di fortuna.
I tre amici che hanno unito le loro forze ed esperienze sono Alessio D'Andrea e Vincenzo Vitiello, ideatori e designer di Clairy, e Paolo Ganis, anima imprenditoriale del gruppo, che ha accompagnato la startup verso un’organizzazione di business più strutturata e adeguata all’importante sviluppo che sta vivendo.
Clairy ha catturato da subito l’attenzione di tutti, dalle persone che lo hanno sostenuto durante la campagna di crowfunding, ai venture capitalist come Plug & Play, uno dei più grandi acceleratori d’impresa della Silicon Valley, fino ai media.
Il fattore vincente di Clairy risiede nella capacità di unire il potere della fitodepurazione delle piante alla tecnologia e al design contemporanei per monitorare e migliorare le condizioni d’inquinamento dell’aria negli spazi interni. Un elemento, quello dell’inquinamento di interni, che non è noto ai molti, ma che rappresenta un rischio non trascurabile per la salute. L’OMS ha certificato essere cinque volte superiore rispetto a quello esterno e con una caratteristica più subdola: è invisibile.
Clairy è un vaso intelligente che adotta in tutto e per tutto la filosofia IoT: attraverso un’unità tecnologica e diversi sensori è in grado di purificare l’aria con l’azione combinata delle piante, eliminando le sostanze tossiche che si accumulano negli spazi interni. Inoltre, attraverso una connessione wi-fi dialoga con il proprio device per monitorare il livello di inquinamento dell’aria, il suo grado di purezza e avvisare l’utente quando è necessario ricaricare il serbatoio dell’acqua per il nutrimento della pianta (circa ogni tre settimane).
A decretare il successo di Clairy sono i numeri: con il primo crowdfunding sono stati raccolti 260.000€ rispetto ai 100.000€ richiesti, ulteriori finanziamenti privati permettono di ottenere altri 400.000€ e di passare a una produzione industrializzata. Ma la vera svolta arriva quando l’Unione Europea investe 2 milioni di euro per lo sviluppo del prodotto.
In poco più di due anni, la startup passa da 3 a 16 dipendenti e raddoppia le sue sedi, Milano e Pordenone, ma soprattutto decide di investire sullo sviluppo della propria infrastruttura IT e con il supporto di SSA Informatica punta velocemente su SAP Business One.
“Io credo molto nei processi, nell’importanza di avere un’azienda strutturata e soprattutto, ora che Clairy sta attraversando una fase cruciale di sviluppo, è fondamentale che tutto sia organizzato in maniera efficiente per permetterci di essere veloci a rispondere alle sollecitazioni del mercato e di ottimizzare tutte le risorse che abbiamo – ha dichiarato Paolo Ganis, CEO di Clairy -. Nella mia precedente esperienza lavorativa all’interno di una grande organizzazione ho avuto modo di utilizzare la tecnologia di SAP e ne conosco molto bene le potenzialità. Temevo però che per Clairy potesse essere una sfida economicamente impegnativa e non percorribile. Invece tramite SSA Informatica siamo venuti a conoscenza di soluzioni SAP adatte a un contesto in evoluzione come il nostro e soprattutto con investimenti in linea con le nostre esigenze. Grazie a SAP Business One abbiamo una soluzione che ci garantisce di gestire il business con serenità accompagnandoci nel nostro percorso di crescita senza dover ricorrere a ulteriori cambi infrastrutturali”.
Con SAP Business One, Clairy ha la visibilità completa dei movimenti di magazzino, la gestione di tutti i fornitori, degli ordini di vendita e della contabilità. Tutte le informazioni sono integrate in un unico sistema in modo da essere immediatamente accessibili dalle diverse funzioni aziendali.
A breve, sarà inoltre connessa anche la piattaforma di e-commerce con la definizione del collegamento con il sistema UPS per le procedure di consegna degli ordini.
“Poter essere di aiuto e supporto ai successi attuali e futuri di Clairy è una soddisfazione unica per SAP, come unico è il loro prodotto. Con SAP Business One abbiamo reso disponibile una soluzione d’avanguardia in grado di sostenere le esigenze di innovazione delle piccole e medie aziende e di accompagnare le startup nel raggiungimento dei loro obiettivi di business – ha dichiarato Adriano Ceccherini, General Business Sales Director di SAP Italia -. La storia di Clairy rappresenta un bellissimo esempio di successo italiano, di giovani talenti che hanno creduto nel proprio progetto e lavorato con determinazione per trovare la strada giusta. La sfida è ancora viva, ma con SAP sarà più semplice affrontarla e raggiungere importanti traguardi”.
Attualmente le vendite di Clairy si sono indirizzate principalmente verso il mercato consumer dove circa il 95% delle unità vendute è stato allocato a utenti privati; benché il mercato corporate sia oggi meno determinante offre però grandi potenzialità di sviluppo e vede SAP Italia tra le prime aziende ad aver puntato sul prodotto, beneficiando nella propria sede dell’innovativo sistema di purificazione di ambienti interni.
Come nelle migliori storie di successo anche quella di Clairy, il primo purificatore d’aria naturale senza filtri per interni, racchiude tutti gli ingredienti che hanno portato la realtà italiana a una rapida affermazione sul mercato globale: tre amici che condividono la passione per il design e la natura, lo studio e una ricerca approfondita del contesto di sviluppo dell’idea iniziale che prende spunto da un’analisi della NASA sull’indoor pollution, l’applicazione delle conoscenze acquisite negli anni per la creazione di un prodotto nuovo, originale, innovativo e che mancava completamente nel panorama di riferimento: il design che sposa il benessere. In questo mix non poteva mancare una caratteristica molto italiana, la creatività, accompagnata dalla ferma convinzione delle potenzialità del progetto e da una piccola dose di fortuna.
I tre amici che hanno unito le loro forze ed esperienze sono Alessio D'Andrea e Vincenzo Vitiello, ideatori e designer di Clairy, e Paolo Ganis, anima imprenditoriale del gruppo, che ha accompagnato la startup verso un’organizzazione di business più strutturata e adeguata all’importante sviluppo che sta vivendo.
Clairy ha catturato da subito l’attenzione di tutti, dalle persone che lo hanno sostenuto durante la campagna di crowfunding, ai venture capitalist come Plug & Play, uno dei più grandi acceleratori d’impresa della Silicon Valley, fino ai media.
Il fattore vincente di Clairy risiede nella capacità di unire il potere della fitodepurazione delle piante alla tecnologia e al design contemporanei per monitorare e migliorare le condizioni d’inquinamento dell’aria negli spazi interni. Un elemento, quello dell’inquinamento di interni, che non è noto ai molti, ma che rappresenta un rischio non trascurabile per la salute. L’OMS ha certificato essere cinque volte superiore rispetto a quello esterno e con una caratteristica più subdola: è invisibile.
Clairy è un vaso intelligente che adotta in tutto e per tutto la filosofia IoT: attraverso un’unità tecnologica e diversi sensori è in grado di purificare l’aria con l’azione combinata delle piante, eliminando le sostanze tossiche che si accumulano negli spazi interni. Inoltre, attraverso una connessione wi-fi dialoga con il proprio device per monitorare il livello di inquinamento dell’aria, il suo grado di purezza e avvisare l’utente quando è necessario ricaricare il serbatoio dell’acqua per il nutrimento della pianta (circa ogni tre settimane).
A decretare il successo di Clairy sono i numeri: con il primo crowdfunding sono stati raccolti 260.000€ rispetto ai 100.000€ richiesti, ulteriori finanziamenti privati permettono di ottenere altri 400.000€ e di passare a una produzione industrializzata. Ma la vera svolta arriva quando l’Unione Europea investe 2 milioni di euro per lo sviluppo del prodotto.
In poco più di due anni, la startup passa da 3 a 16 dipendenti e raddoppia le sue sedi, Milano e Pordenone, ma soprattutto decide di investire sullo sviluppo della propria infrastruttura IT e con il supporto di SSA Informatica punta velocemente su SAP Business One.
“Io credo molto nei processi, nell’importanza di avere un’azienda strutturata e soprattutto, ora che Clairy sta attraversando una fase cruciale di sviluppo, è fondamentale che tutto sia organizzato in maniera efficiente per permetterci di essere veloci a rispondere alle sollecitazioni del mercato e di ottimizzare tutte le risorse che abbiamo – ha dichiarato Paolo Ganis, CEO di Clairy -. Nella mia precedente esperienza lavorativa all’interno di una grande organizzazione ho avuto modo di utilizzare la tecnologia di SAP e ne conosco molto bene le potenzialità. Temevo però che per Clairy potesse essere una sfida economicamente impegnativa e non percorribile. Invece tramite SSA Informatica siamo venuti a conoscenza di soluzioni SAP adatte a un contesto in evoluzione come il nostro e soprattutto con investimenti in linea con le nostre esigenze. Grazie a SAP Business One abbiamo una soluzione che ci garantisce di gestire il business con serenità accompagnandoci nel nostro percorso di crescita senza dover ricorrere a ulteriori cambi infrastrutturali”.
Con SAP Business One, Clairy ha la visibilità completa dei movimenti di magazzino, la gestione di tutti i fornitori, degli ordini di vendita e della contabilità. Tutte le informazioni sono integrate in un unico sistema in modo da essere immediatamente accessibili dalle diverse funzioni aziendali.
A breve, sarà inoltre connessa anche la piattaforma di e-commerce con la definizione del collegamento con il sistema UPS per le procedure di consegna degli ordini.
“Poter essere di aiuto e supporto ai successi attuali e futuri di Clairy è una soddisfazione unica per SAP, come unico è il loro prodotto. Con SAP Business One abbiamo reso disponibile una soluzione d’avanguardia in grado di sostenere le esigenze di innovazione delle piccole e medie aziende e di accompagnare le startup nel raggiungimento dei loro obiettivi di business – ha dichiarato Adriano Ceccherini, General Business Sales Director di SAP Italia -. La storia di Clairy rappresenta un bellissimo esempio di successo italiano, di giovani talenti che hanno creduto nel proprio progetto e lavorato con determinazione per trovare la strada giusta. La sfida è ancora viva, ma con SAP sarà più semplice affrontarla e raggiungere importanti traguardi”.
Attualmente le vendite di Clairy si sono indirizzate principalmente verso il mercato consumer dove circa il 95% delle unità vendute è stato allocato a utenti privati; benché il mercato corporate sia oggi meno determinante offre però grandi potenzialità di sviluppo e vede SAP Italia tra le prime aziende ad aver puntato sul prodotto, beneficiando nella propria sede dell’innovativo sistema di purificazione di ambienti interni.