La Business Intelligence (BI) è diventata il promotore dell’innovazione in azienda: influisce sulle performance di vendita e da qui la necessità per ogni tipo di organizzazione di acquisire nuove competenze in ambito di analisi dei dati. A rivelarlo un progetto di ricerca portato avanti da Qlik e SDA Bocconi School of Management, che si è focalizzato sul sistema del Sales Performance Management, un comparto aziendale che si presenta come ideale per applicarvi le innovazioni della BI.
Lo studio ha evidenziato che l’uso della BI è strategico in ciascuna delle tre fasi che compongono il Sales Performance Management:
1. Il processo di definizione degli obiettivi di vendita e di pianificazione delle vendite, dove gli Analytics possono sofisticare la previsione strategica delle vendite a medio termine e il ciclo previsionale a breve termine.
2. Il processo di controllo e misurazione dei risultati, area in cui le tecnologie di BI tradizionali sono già ampiamente utilizzate ma che può trarre nuovi benefici dalle nuove tecniche di visualizzazione e navigazione grafica dei dati per ottenere una migliore interpretazione sugli indici di performance.
3. Il processo di analisi delle «cause delle cause», area in cui spesso le tecnologie tradizionali hanno mostrato alcuni limiti superati dalle nuove funzionalità associative, di navigazione libera nei dati, di story-telling e visualizzazione delle tecnologie più moderne che opportunamente combinate e implementate consentono di analizzare i dati non strutturati supportando l’analista o il decisore nello svolgimento del proprio pensiero cognitivo di analisi e di interpretazione.
“Negli ultimi anni, il comparto della BI sta vivendo un momento di forte innovazione, soprattutto sul fronte delle soluzioni software, dei database e dell’hardware. Un’innovazione che comprende anche la necessità per alcune figure in azienda – e in particolar modo per chi deve prendere le decisioni – di sviluppare nuove competenze nell’ambito dell’analisi dei dati attraverso le tecnologie di Business Intelligence – ha dichiarato Rosagrazia Bombini, VP & Managing Director per l’Italia di Qlik -. Senza dubbio la costruzione di una cultura analitica in Italia è una sfida per tutti e il nostro impegno in questo senso è volto a mettere le aziende nelle condizioni di scoprire l’intera storia dei propri dati attraverso strumenti intuitivi, facilitando le decisioni di business e, dando una spinta alle performance di vendita”.
Lo studio si è svolto in due fasi: un’analisi approfondita di due casi aziendali per studiare la relazione tra BI e SPM in realtà aziendali complesse, e un focus group con i referenti IT e marketing di un panel di aziende selezionate, che comprende ABB, Amadori, Alessi, Bolton Group Services, Carrefour, Coop Lombardia, Ermenegildo Zegna, Gruppo Ilva, Luxottica, Salumificio Fratelli Beretta e Unicredit.
Lo studio completo è disponibile, previa registrazione, a questo link.