Il Next Generation Identification (Ngi) ha raggiunto la piena operatività. Lo ha annunciato la divisione Criminal Justice Information Services (Cjis) del Federal Bureau of Investigation (Fbi). Dopo anni di sviluppo, il nuovo sistema di riconoscimento biometrico è pronto a raccogliere l’eredità che a breve verrà lasciata dall’Integrated Automated Fingerprint Identification System (Iafis).
Il riconoscimento facciale permetterà di identificare un criminale combinando tutte le informazioni dell’individuo presenti all’interno degli archivi a disposizione degli organi investigativi americani, quali ad esempio impronte digitali e scansioni dell’iride, per poi collegarle ai dati biografici del cittadino. Per aggiornare questi enormi database e rendere attuabile il riconoscimento, l’Fbi raccoglierà oltre 50 milioni di immagini entro il 2015.