Più condivisione di informazioni legate alle cyber minacce tra governo, settore privato e partner internazionali. La chiedono gli Stati Uniti nella persona di Micheal Daniel, coordinatore per la cyber security della Casa Bianca: “Così come noi stiamo inviando le informazioni verso le aziende americane – ha spiegato -, vorrei che ne arrivassero di più ai nostri Cert (Computer emergency response teams) oltreoceano”.
I Cert, infatti, sono stati creati da Usa e Unione Europea proprio con l’obiettivo di rispondere agli attacchi informatici e per condividere informazioni sulle cyber minacce.
La settimana scorsa, l’Ue e la Nato hanno firmato un accordo per la condivisione dei dati, al fine di identificare e scongiurare minacce informatiche. Lo scorso dicembre il governo statunitense ha approvato una serie di controverse misure per incrementare e incentivare le imprese del settore privato a mettere a disposizione dell’amministrazione le informazioni in loro possesso. A questo proposito, Daniel ha spiegato che è difficile per le aziende straniere dire ai loro clienti che stanno lavorando con il governo federale americano. Negli ultimi anni, infatti, Washington ha assunto posizioni impopolari chiedendo che il governo potesse avere accesso ai dati criptati. Inoltre gli Usa sono stati al centro di una controversia internazionale per presunto spionaggio su bersagli interni e stranieri. La Casa Bianca, comunque, l’anno scorso ha acceso i riflettori sulla sicurezza informatica e martedì ha svelato il suo Cybersecurity National Action Plan (CNAP), teso a colmare le deficienze nell’approccio del governo federale alla sicurezza digitale.