Secondo una recente indagine internazionale di Idc (Idc QuickPoll Survey, July 2013), la stima dei costi medi per ogni ora di non disponibilità di infrastrutture e applicazioni It critiche può variareda circa 200mila dollari l’ora fino a oltre 1,5 milioni di dollari l’ora per le grandi imprese. A questo va aggiunto l’impatto dovuto al danno d’immagine, altrettanto significativo e soprattutto molto più esteso a livello temporale, potendosi ripercuotere per 12 o addirittura 24 mesi.
Se la strategia di gestione e controllo dei rischi operativi diventa, però, parte integrante del processo di business ed è condivisa da tutto il management, è possibile non solo assicurare la continuità dei servizi It di fronte a qualunque evento anomalo, ma soprattutto trasformare in un reale vantaggio competitivo la capacità di mantenere attive tutte le attività ‘mission critical‘ aziendali.
A tale proposito, nell’edizione 2014 dell’Ibm Business Continuity Summit – in programma il prossimo 3 aprile a Milano e Roma – esperti dall’Italia e dal mondo illustreranno gli scenari attuali e futuri della business continuity e le strategie più all’avanguardia per gestire i rischi introdotti dalle nuove tecnologie e aumentare la competitività. Inoltre, grazie a testimonianze ed esperienze dirette di importanti aziende italiane verranno esplorati tutti gli aspetti chiave e i passi fondamentali per un’ efficace gestione dei rischi.
La partecipazione all’evento è gratuita ed è possibile iscriversi cliccando qui.