Kaspersky Lab ha presentato ricorso alla corte federale del Dipartimento della Sicurezza Nazionale (DHS) degli Stati Uniti contro la decisione relativa alla Binding Operational Directive 17-01, che vieta l’uso dei prodotti dell’azienda con sede a Mosca nelle agenzie federali Oltreoceano.
L’intento della società è far valere i propri diritti processuali e contestare la decisione del DHS considerata incostituzionale e basata su fonti pubbliche soggettive e non tecniche, come resoconti fatti dai media, dichiarazioni e rumor non avvalorati e spesso anonimi. Inoltre, il DHS non è stato in grado di fornire alla società un adeguato processo che le consentisse di contestare le accuse infondate alla base della direttiva e non ha fornito alcuna prova di illecito da parte della società.
In questo modo, le azioni del DHS hanno causato un danno indebito sia alla reputazione dell’azienda nel settore della sicurezza IT sia alle vendite negli Stati Uniti, dove sono state messi in discussione i principi fondamentali di Kaspersky Lab che consistono nel proteggere i propri clienti e combattere le minacce informatiche indipendentemente dalla loro origine o scopo.
Presentando ricorso, Kaspersky Lab spera di proteggere il diritto di ottenere un giusto processo ai sensi della Costituzione degli Stati Uniti e della legge federale e rimediare al danno causato alle proprie operazioni commerciali, ai propri dipendenti e partner commerciali con sede negli Stati Uniti.
Come dichiarato in una nota ufficiale da Eugene Kaspersky, CEO di Kaspersky Lab: “Poiché a Kaspersky Lab non è stata data l’opportunità di rispondere alle accuse e non sono state fornite prove tecniche per convalidare le azioni del DHS è nell’interesse dell’azienda difendersi da queste accuse. Indipendentemente dalla decisione del DHS, continueremo a fare ciò che conta davvero: rendere il mondo più sicuro dal crimine informatico”.
A testimonianza del proprio impegno per la fiducia e la trasparenza, lo scorso 23 ottobre Kaspersky Lab ha lanciato la Global Transparency Initiative, una iniziativa volta a includere una revisione indipendente del codice sorgente dell’azienda, degli aggiornamenti del software e delle regole di rilevamento delle minacce per verificare l’integrità delle soluzioni e dei processi che la riguardano.