In cerca di un ecosistema in cui i processi di virtualizzazione possono essere gestiti con la massima efficienza, senza sacrificare in alcun modo le prestazioni, Focchi ha scelto l’iperconvergenza Syneto per la sua nuova struttura IT.
Specializzata in involucri per edifici, l’azienda italiana nata a Rimini nel 1914 si occupa, infatti, dell’intero processo di rivestimento – dalla progettazione, alla produzione, alla consegna e alla posa in opera -, ed era alla ricerca di soluzioni capaci di implementare e rimuovere con estrema facilità le applicazioni utilizzando un ambiente di lavoro in grado di accogliere funzionalità particolarmente impegnative a livello di risorse.
Nel settore di attività di Focchi, infatti, la business continuity e la capacità di non subire ritardi a causa di incidenti informatici che impattino sulla produzione hanno un’importanza fondamentale.
Da qui la ricerca di soluzioni in grado di ottimizzare sia le prestazioni sia la sicurezza. Nel primo caso, il team dedicato al settore IT ha trovato nell’infrastruttura iperconvergente di Syneto la soluzione perfetta per ottenere prestazioni superiori ai server fisici utilizzati in precedenza per la progettazione 3D (CAD e BIM), nonché per i loro database SQL.
Nel secondo caso, il sistema di backup istantaneo che consente tempi di recupero dei dati di soli 15 minuti in caso di disastro e il ripristino istantaneo dei dati in caso di guasto operativo rappresentano una formidabile garanzia in tema di business continuity.
Come riferito in una nota ufficiale da Maurizio Focchi, CEO dell’azienda di Rimini: «Abbiamo preso in considerazione l’infrastruttura Syneto grazie alla forte espansione che l’azienda ha avuto negli ultimi anni. Necessitavamo di una soluzione flessibile che ci permettesse di aggiungere facilmente applicazioni senza perdere in prestazioni e ora questo è possibile grazie a Syneto».
Un salto tecnologico che in futuro vedrà un’ulteriore espansione.
Focchi sta infatti valutando di utilizzare la soluzione iperconvergente Syneto per sostituire tutti i server tradizionali, virando completamente sui sistemi di virtualizzazione nel suo ecosistema IT.