Impegnata, a seguito dell’acquisizione delle attività internazionali del gruppo finlandese GS-Hydro, a ridisegnare della propria infrastruttura cloud, Interpump Group ha scelto la tecnologia di OVH proposta da Skybackbone Engenio.
Trovatasi di fronte alle necessità di consolidare i datacenter di GS-Hydro presenti in Finlandia e Giappone in un’unica struttura per semplificare l’infrastruttura IT del Gruppo, Interpump ha optato per una soluzione in grado di ottenere un aumento delle performance, non più adeguate alle esigenze, e a ridurre i costi di esercizio.
Dopo una fase di assessment delle diverse opzioni e proposte di vendor, Interpump ha deciso di affidarsi alla consulenza di Skybackbone Engenio e alla tecnologia OVH, grazie a un progetto capace di rispondere ai requisiti del gruppo di Sant’Ilario d’Enza (RE) con impatti minimi sull’operatività dell’azienda, nonostante i tre datacenter da consolidare gestissero le operazioni IT di dodici filiali tra Europa, Usa, America Latina e Asia.
Fondamentale anche la migrazione alle tecnologie VMware
Di fronte alla duplice sfida di rispettare gli obiettivi con un orizzonte temporale molto ridotto e garantire la minima invasività possibile, Skybackbone Engenio ha dato vita a un progetto che ha pienamente soddisfatto il cliente.
Dopo una prima valutazione iniziale delle applicazioni implementate, al fine di stabilire quali potessero essere migrate e quali invece andassero rimosse, è stato scelto OVH quale provider cloud più adatto. Questo sia in termini di performance del backbone mondiale di interconnessione di cui dispone il player europeo, sia per l’offerta di cloud dedicato con la scelta di risorse hardware e la garanzia per il cliente di sapere dove si trovino i propri dati, la compliance alla normativa GDPR e la grande flessibilità nell’uso di tecnologia VMware.
In tal senso, la perfetta sinergia tra il nostro cloud dedicato, la tecnologia VMware e il design di progetto a cura di Skybackbone Engenio ha consentito a Interpump Group di ottenere il consolidamento dei propri datacenter in tempi rapidi e con un impatto minimo sull’operatività del Gruppo, conseguendo al contempo un rilevante incremento delle performance del sistema.
Il tutto a fronte di una riduzione dei costi complessivi.
Per il progetto OVH ha fornito la propria tecnologia software defined SSDC vSan 512, che include la piattaforma di virtualizzazione vSphere 6.5 di VMware, 2 Datastore da 1,2 TB e 4000 vLan.
Come riferito in una nota ufficiale da Maurizio Montanari, ICT Manager di Interpump Group: «La proficua collaborazione con Skybackbone Engenio e OVH ci ha consentito di consolidare l’infrastruttura in un nuovo datacenter e conseguentemente dismettere i tre precedentemente utilizzati. Il tutto è stato realizzato con fermi di servizio attuati durante i fine settimana, minimizzando in tal modo l’impatto per gli utenti. Inoltre, le performance complessive sono migliorate a fronte di una ottimizzazione dei costi di gestione».