Trend Micro, principale vendor indipendente di sicurezza e leader riconosciuto nel mercato della sicurezza server, degli ambienti virtuali e della sicurezza dei contenuti per le Pmi, compie un quarto di secolo. Quale modo migliore di festeggiare se non rinnovandosi per combattere nuove minacce informatiche, come fatto nei 25 anni di storia dell’azienda?
Tale necessità è dettata dalle tecnologie in continuo aggiornamento, che portano con sé possibili attacchi mirati e sofisticati, promossi da reti criminali organizzate.
A tal proposito, risale a pochi giorni fa il Q2 2013 Security Roundup, la relazione trimestrale di Trend Micro sulle minacce alla sicurezza, messa a punto dagli analisti e ricercatori dell’azienda comparando i valori con il trimestre precedente per rilevare nuovi fenomeni e tipologie emergenti di attacco.
Gli hacker sembrano essersi focalizzati sulla piattaforma Android e l’online banking. Secondo i dati emersi, attualmente il 99% dei dispositivi Android è vulnerabile, ed il numero di minacce di certo preoccupa: si è passati dalle 509 mila applicazioni a elevato rischio dei primi tre mesi dell’anno, alle 718 mila dell’ultimo trimestre. Le previsioni non rincuorano se si considera che, con molta probabilità, si arriverà a quota un milione entro la fine dell’anno.
Per quanto concerne l’online banking il numero di malware è cresciuto del 29% negli ultimi mesi rispetto ai dati indicati dalla relazione precedente. I principali bersagli sono Stati Uniti, Brasile ed Australia.
Altra indagine, altra spia d’allarme. Dallo studio realizzato da Idc sulla sicurezza It, e focalizzato sulla diffusione degli Apt in Italia, emergono percentuali significative: il 57,4% delle aziende nostrane di grandi dimensioni ha subito un attacco ai propri sistemi negli ultimi 12 mesi; il 9,6% ha riscontrato minacce date dagli Advanced Persistent Threats.
La consapevolezza dei rischi è alta, basti pensare che il 94,9% delle aziende ritiene che dagli Apt possano risultare effetti di assoluta rilevanza.
Per difendersi da questi rischi emergenti, quale risposta stanno dando le imprese italiane? E’ qui che si cela il dato più allarmante. Solo il 4,4% delle aziende sceglie l’implementazione di almeno una misura di sicurezza in seguito ad un attacco Apt. Quasi certamente la percentuale varierà durante i prossimi 12 mesi, dato che il 37,5% degli intervistati prevede un rinnovamento organizzativo nel corso del prossimo anno.
In questo scenario Trend Micro offre la sua esperienza nell’individuare, analizzare e contrastare le minacce informatiche. Un passo importante è già stato compiuto pochi mesi fa, quando Eva Chen, Ceo di Trend Micro, ha incontrato a Lione Ronald K. Noble, segretario generale dell’INTERPOL, per definire i parametri dell’impegno preso dall’azienda specializzata nella sicurezza nei confronti della più grande organizzazione di polizia al mondo. Trend Micro fornirà programmi di formazione ad hoc all’INTERPOL, ai governi e forze di polizia che partecipano alle operazioni nei diversi paesi e alle principali aziende che gestiscono le infrastrutture di base, condividendo competenze specialistiche e best practice per contrastare la nuova criminalità digitale a livello nazionale e internazionale. La formazione comprenderà moduli di e-learning, sessioni di training in aula, workshop e certificazioni professionali, sulla base di obiettivi generali e di apprendimento.